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Referendum Costituzionale: da Bra un appello per il “Sì” | Riceviamo e pubblichiamo

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Dopo un lungo iter democratico, che ha visto ben sei passaggi parlamentari, è stata finalmente approvata la Riforma Costituzionale, che il nostro paese aspettava dopo trent’anni di tentativi andati a vuoto. Adesso la parola finale tocca agli italiani, che nel mese di ottobre saranno chiamati al referendum confermativo.

Noi cittadini braidesi riteniamo che la maggior parte dei contenuti della Riforma siano utili all’Italia, in particolare i punti seguenti, che lasciano del tutto invariati i valori fondamentali della nostra Costituzione (la Prima parte), mentre introducono i necessari aggiornamenti alla Seconda parte, quella relativa all’Ordinamento della Repubblica.

 

Viene eliminato il bicameralismo paritario, sconosciuto nel resto del mondo, da sempre ostacolo ad un processo legislativo agile ed adeguato alle incalzanti esigenze della società moderna.
Vengono ridotti di un terzo i costi della pletora degli attuali parlamentari (essendo Sindaci e Consiglieri regionali già retribuiti dagli enti di provenienza), adeguandoci anche in questo alle altre grandi democrazie. Gli stipendi di tutti i Consiglieri regionali sono drasticamente abbassati, un ente ormai superfluo come il CNEL è abolito.
Le funzioni legislative di competenza dello Stato e delle Regioni sono con chiarezza separate, cancellando i continui conflitti di competenza che rallentano le decisioni.
Le garanzie democratiche sono accresciute: il Presidente della Repubblica non potrà più essere eletto a maggioranza semplice, il quorum per i Referendum è notevolmente abbassato (nel caso in cui le firme raccolte superino una certa soglia), si riducono i decreti-legge, si istituiscono tempi certi per l’esame delle proposte di legge di iniziativa popolare.

 

Pur essendo esclusa dalla valutazione referendaria, anche la Riforma elettorale (Italicum) introduce un principio di grande valenza democratica: con il ballottaggio, la sera stessa delle elezioni sarà chiaro chi governerà, con un maggioranza non esorbitante ma tale da abbattere la cronica instabilità dei nostri governi e rendere inutili gli innumerevoli cambi di partito che riscontriamo anche in questa legislatura.

 

Per l’insieme di queste ragioni, noi voteremo convintamente SI’ al referendum confermativo di ottobre. Pur sapendo che questa Riforma, frutto di inevitabili compromessi in sede parlamentare, non è perfetta, ne apprezziamo i contenuti di fondo sopra delineati: si tratta di dati di fatto incontrovertibili, al contrario delle previsioni catastrofiche di discutibile fondatezza avanzate da altri. Invitiamo tutti i cittadini a recarsi alle urne per approvarla, cogliendo un’occasione concreta di cambiamento che viceversa sfumerebbe per un tempo lunghissimo.

 

Bra dice SI’ – Comitato referendario

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