Ci sono tanti modi per poter raccontare un evento sportivo e sociale, ancor più a livello giovanile dove i valori genuini molto spesso vengono fuori.
Come resoconto delle otto giornate del Memorial “Michele Brenta”, disputato a Dogliani, è sufficiente un episodio, che insieme alle foto di gioco ben esprime quello che le due Società organizzatrici ed i volontari tutti che hanno permesso alle 216 Formazioni di più di settanta Società diverse di tutto il Piemonte, la Liguria e la Vall d’Aosta di sfidarsi sui campi di Dogliani rappresenta questo spirito.
L’episodio è raccontato in un messaggio ricevuto da una società che ha partecipato al torneo dei “Piccoli Amici” inviato da un papà di un bambino.
“Buongiorno , sono il papa di un ragazzo che ha partecipato all’evento nella categoria piccoli amici, mi volevo complimentare con il portiere avversario che domenica a Dogliani oltre che dimostrarsi un gran giocatore è stato anche protagonista di un bel gesto.
Il bambino in questione, dopo aver vinto la partita ai calci di rigore , vedendo mio figlio in crisi per aver sbagliato il rigore , gli ha dato la sua medaglia.
Complimenti ancora.
… forse qualcuno penserà che sia solo retorica ma io credo che questo sia l’esempio dello spirito sportivo ancora intatto che hanno i bambini che iniziano la scuola calcio… proviamo tutti noi addetti ( organizzatori, dirigenti accompagnatori , allenatori , preparatori e genitori) a far si che si mantenga così…”
E allora quando si arriva alla fine e si tirano le somme e si decide se ne è valsa la pena di dedicare tempo ed energie a questo progetto, le risposte a volte arrivano da sole e fanno un silenzioso fragore all’interno dei nostri cuori.
c.s.