Palazzo Malingri di Bagnolo: sono in fiore le ortensie

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Nell’ambito dell’itinerario “Giardini di porpora”– il nuovo progetto di Grandi Giardini Italiani che raccoglie 14 importanti giardini aderenti al network che hanno scelto di ornare i loro grandi e suggestivi spazi con le cosiddette piante acidofile – in queste settimane i visitatori potranno ammirare le fioriture delle ortensie passeggiando in Piemonte nei Giardini di Malingri di Bagnolo.

 

 

Imperdibile l’appuntamento con Hortensias, domenica 3 luglio, dalle ore 10 alle 18, dedicato proprio alla scoperta delle eleganti ortensie. Per gli appassionati sono previste visite guidate dalla professoressa Eva Boasso. Per tutti si potrà trovare ristoro dalla calura estiva all’ombra dei grandi alberi secolari, deliziati dai “racconti botanici” della Baronessa Consolata, sorseggiando thè freddo e assaggiando biscotti di fattura locale.

 

IL PARCO DI PALAZZO MALINGRI DI BAGNOLO
L’impianto secentesco di siepi, aiuole fiorite, allee di carpini e alberi di alto fusto del Palazzo Malingri di Bagnolo fu rielaborato agli inizi dell’ 800 secondo i canoni del giardino all’inglese, con sentieri sinuosi, punti panoramici, piccole costruzioni, boschetti ombrosi. Ancora oggi le due anime del parco, classica e romantica, convivono e dialogano sorprendendo il visitatore per il fascino dell’insieme.

 

Il parco, di circa due ettari, ospita alberi secolari, alcuni dei quali alti oltre 40 metri; comprende esemplari monumentali di Pinus nigra, Pinus austriaca, Cedrus deodara, Taxus bacata, e poi metasequoie, faggi, querce, castagni, libocedri, criptomerie che incorniciano due ariosi e vasti prati. Al centro del prato prospicente il palazzo una fontana ellittica, detta “dell’Uomo Verde” (con riferimento ad una favola di cui s’è persa memoria), accoglie pesci e tritoni, mentre una siepe di rose rugose ed un festone di Clematis montana formano quinta lungo un muro affacciato sul paesaggio agricolo.

 

Le “tampe dei cervi”, create per la visione dall’alto del prezioso giardino all’italiana e adibite poi a recinto per cervi e daini, sono ora un bel parterre di felci incorniciato da cespugli di ortensie azzurre.
Negli ultimi 30 anni i proprietari Aimaro e Consolata Oreglia d’Isola, come da tradizione familiare, hanno dato la loro impronta al parco curandone l’aspetto paesaggistico e pittorico. Hanno quindi inserito nuove specie da fiore come camelie giapponesi e sasanqua, ampliato le collezioni di acidofile e collocato nel sottobosco anemoni, pervinche, viole, bulbose e centinaia di esemplari di Hosta.

Per informazioni su apertura e orari: www.grandigiardini.it