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Ciclismo: trionfi per Piacchiardo e Gay al 3° Memorial Dante Re

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Finalmente il gran caldo è arrivato. Ma c’era da aspettarselo.

 

Nel primo sabato d’estate, a Campiglione Fenile, Armando Fenoglio e gli amici della Pro Loco, oltre ai figli di Dante Re, hanno allestito la festa per il “3° Memorial Dante Re”, corsa ciclistica per amatori che in questa edizione ha rinnovato il percorso riducendo il numero di giri ma rendendolo ancora più appetibile ai cacciatori di traguardi che vogliono godersi la corsa senza doversi curare troppo dei “succhiaruote”.

 

Il giro originale, che toccava le località di Campiglione, Gemerello, Cavour e ancora Campiglione, si allunga fino alla frazione Fenile, in una serie di stradine caratteristiche, tipo “Classiche del Nord”, che rendono il nostro circuito quasi pianeggiante, di 17,4 km da fare 5 volte, un percorso piacevole e selettivo promettendo una corsa avvincente e incerta fino all’ultimo.

 

Alle 15 tutto è pronto e i 96 concorrenti, che partono in due diverse fasce, divise per età, sono schierati davanti al Municipio, dove è anche posto il traguardo della gara. I primi 39 atleti attraversano ad andatura “turistica” l’abitato di Campiglione, all’uscita del quale è dato il via volante.

 

Forse qualcuno si aspettava una partenza tranquilla per adeguare il fisico alla temperatura di corsa. Invece due concorrenti non sono dello stesso parere e si lanciano, senza curarsi di nessuno, nelle belle e tortuose stradine di campagna che costituiscono i primi chilometri del circuito. Un venticello perfido, che spinge lateralmente i corridori, rende ancora più arduo il compito di chi voleva aspettare le fasi finali della corsa per tirare fuori il naso e così i due baldi giovani, Davide Carlini e Franco D’Apollo, transitano al primo passaggio sulla linea del traguardo con 25” di vantaggio su un gruppetto, all’interno del quale notiamo Angaramo, Luca Carlini, Barbero, Villa e Dell’Erba che a loro volta precedono di 38” Gazzola e Girardi e di un altro bel po’ Benedetto, Casale, Priotto e Pennella. Il resto del gruppo è ancora più indietro

 

Gli organizzatori hanno predisposto, per entrambe le gare due traguardi Volanti per i primi due classificati, da cogliersi al secondo e quarto giro, così i nostri due battistrada fanno di tutto per non lasciarsi prendere dagli immediati inseguitori e si presentano, Davide Carlini e Franco D’Apollo, proprio in quest’ordine, ad accogliere i meritati applausi del pubblico e la segnalazione del TV vinto. I primi inseguitori, Bosticco, Priotto, Luca Carlini e Zavattero, sono a 33” mentre a 100 metri da questi Fissore conduce un gruppetto all’interno del quale notiamo Desco, Finotto, Gazzola e Dell’Erba. I primi successivi inseguitori sono a 2’30”.

 

Nella terza tornata i due fuggitivi sono raggiunti e al passaggio sulla linea del traguardo vediamo transitare Pacchiardo, seguito da Zavattero, Davide Carlini, Barra e altri 6/7 corridori. Pennella, dell’Erba e Angaramo passano a 20” mentre un gruppetto con 8 atleti tra i quali Villar, Curreli e Rinaudo, è a 45”. Il resto è a 3 minuti.
Al traguardo Volante del 4° giro è Luca Carlini che transita primo, seguito da Bosticco e Barra. I primi inseguitori sono a 25” ma ormai la corsa è tutto uno “scappa e insegui” e ci avviamo alla conclusione.

 

Ci sono ancora i primi tre da andare a prendere e a questo ci pensano Pacchiardo e Barbero che con potenti tirate, soprattutto dove la strada è in falsopiano, riescono a fare la differenza. Raggiunti i battistrada, Barbero e Pacchiardo continuano, inseguiti e raggiunti da un pimpante Luca Carlini.

 

I tre guadagnano presto terreno e solo negli ultimi 1000 metri iniziano a studiarsi. A evitare che le meningi si spremano troppo ci pensa Valter Pacchiardo, che si mette in testa a fare l’andatura in modo da controllare eventuali scatti senza però doversi stancare troppo. Si arriva così all’ultima curva, quando Pacchiardo ha ormai già lanciato la volata e Barbero cerca di rimontarlo, ma le attuali condizioni dell’atleta del Ciadit Sumin non permetterebbero a nessuno di farlo, e Barbero deve accontentarsi della seconda posizione, che corrisponde comunque al primo posto tra i veterani. Terzo è il bravissimo Luca Carlini. Per Pacchiardo è la decima vittoria stagionale, ottenuta oggi alla media di 39,870 km/h.

 

Per dare l’idea di quanto l’ultima tornata sia stata selettiva, basta guardare i distacchi: a 30” dai primi tre sono arrivati Barra e Bosticco poi bisogna spettare quasi altri 2 minuti per vedere arrivare il 6° classificato, Luca Zavattero, che arriva a 2’20” insieme a D’Apollo, Casale, Davide Carlini, Caporali e Galiotto. A 3’30”, Dellerba precede Pennella, Dall’Osto e Priotto. Dai 4 minuti in su, tutti gli altri.

 

Sono 56 gli atleti sopra i 50 anni che seguono la prima gara. Il più “vivace” di tutti è Guido Ragazzini, che si lancia in una fuga solitaria inseguito da Gualtiero Capellino e Costantini.  Dopo il primo giro vediamo transitare la coppia d’inseguitori a soli 100 metri dal battistrada, mentre bisogna aspettare altri 30” per vedere passare Bonato, seguito da Alparone, Lavezzo, Aghemo e Foravalle, alla testa del gruppo.

 

Ragazzini tiene duro e riesce anche ad aggiudicarsi il traguardo Volante del 2° giro, seguito a 16” da Costantini. 20” dopo transitano Soffietti e Dell’Atti e, a 40” dal battistrada, Panepinto trascina il gruppo. Ragazzini continua ancora la sua corsa anche nella terza tornata e al passaggio da Campiglione il vantaggio è di soli 10” sul gruppetto che si è riformato alle sue spalle, ma dopo 50 chilometri di fuga solitaria, contrastata dal caldo e dal vento, deve arrendersi al coronamento degli sforzi degli inseguitori. Appena ripreso Ragazzini parte in contropiede l’altro atleta del Ciadit Sumin, Daniele Gay, che va a vincere il Traguardo Volante del 4° giro transitando davanti a Foravalle, Longo, Costantini, Colò e Batilde, con un vantaggio di 35”.

 

Mancano meno di 18 chilometri alla conclusione e tutti si chiedono se Gay ce la farà a mantenere il vantaggio acquisito. Ce la fa eccome! Dietro si controllano e nessuno prende iniziative, tanto che il vantaggio del fuggitivo si dilata fino a un minuto e rimane tale anche quando taglia il traguardo vittorioso alla media di 38,050 km/h.
Alle sue spalle, Ragazzini lancia un’altra stoccata e va ad anticipare di 5”, con Costantini, lo sprint di Longo (1° sgA), che precede Alparone, Facciolo, Foravalle, Panepinto, Fenocchio, Dell’Atti, Trotta, Violi, Colò e Batilde. Poco dopo arriva Soffietti e a 2’26” Marletta vince, davanti a Donati, Ostorero, Rudino, Carbone, Isoardo (1°sgB), Dall’Osto e Martina, lo sprint del secondo gruppo inseguitore.
Con ritardi vari, dilatati fino a oltre 6 minuti, arrivano tutti gli altri.

 

Le classifiche sono presto rese pubbliche e la sala da ballo di Campiglione si riempie di atleti in attesa della premiazione, che i figli di Dante Re, coadiuvati da Armando Fenoglio, dispensano ai bravissimi vincitori e classificati, con medaglie in oro (ormai una rarità) per i primi tre delle due corse e borse prodotti per tutti gli altri delle varie categorie. Medaglia oro anche per il più anziano, Marino Giuliano, classe 1947.
Si premiano anche i primi due dei 4 Traguardi Volanti e, con un Trofeo ligneo appositamente scolpito da un artista locale, l’associazione meglio classificata, la Ciadit Sumin, che ha dominato entrambe le gare.

 

c.s.

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