Numeri confortanti e uno sguardo sicuro e fiducioso al futuro. Sono questi gli spunti principali che emergono dalla conferenza stampa convocata nel Palazzo della Banca d’Alba, a due passi dal Comune della capitale delle Langhe, per illustrare i dati relativi al primo semestre del 2016 della Banca d’Alba e per fissare gli obiettivi per i prossimi mesi. Ambiziosi, come sempre.
Il neo presidente Tino Cornaglia, seduto al fianco dello storico numero uno dell’istituto di credito Felice Cerruti, di cui ha preso il posto lo scorso 29 maggio, e del direttore generale Riccardo Corino, ha aperto la conferenza stampa. “I primi 6 mesi del 2016 sono stati molto positivi, lo dicono i numeri – ha esordito Cornaglia -. Per quanto mi riguarda, cercherò di guidare con entusiasmo questo istituto di credito, nel segno della continuità con chi mi ha preceduto. Siamo una squadra, c’è un forte senso di responsanbilità ma anche impegno e umiltà nell’affrontare l’incarico”.
Nell’assemblea del 29 maggio, è stato registrato un nuovo record di presenze: 14.182 soci hanno approvato il bilancio 2015, chiuso con oltre 18 milioni di utile netto. “La responsabilità nei loro confronti è forte- ha aggiunto il presidente – loro hanno premiato la continuità sulla base del nostro operato negli anni. In questi primi sei mesi di esercizio sono 1067 i nuovi soci entrati a far parte della compagine di Banca d’Alba, molti hanno meno di 30 anni e garantiscono una continuità generazionale”. Cornaglia ha poi parlato di Banca d’Alba nel Credito Cooperativo nazionale: l’importanza dell’istituto bancario albese nell’ambito nazionale è testimoniato dalla recente nomina di Pierpaolo Stra nel Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo della capogruppo Iccrea, che si appresta a diventare il terzo gruppo bancario italiano, con oltre 20 miliardi di patrimonio aggregato.
Dopo l’intervento di Cerruti, che ha parlato di come l’interesse personale in Banca d’Alba venga dopo la missione di dare supporto bancario alle persone, e che ha ricordato come l’istituo di credito albese sia “la banca della gente” e tale debba rimanere anche in futuro, il direttore Riccardo Corino ha snocciolato i numeri del primo semestre, nel quale si è vista un’ulteriore crescita di tutti i principali indicatori. L’utile netto del semestre supera gli 11 milioni, incrementando il patrimonio e proseguendo l’azione di rafforzare la solidità della Banca d’Alba. I volumi complessivi sono prossimi agli 8,5 miliardi, con un aumento di 140 milioni negli ultimi 12 mesi. La raccolta complessiva, termometro della fiducia che la clientela ripone, è aumentata di 120 milioni rispetto al giugno precedente, raggiungendo i 5,6 miliardi. Particolarmente significativi i numeri che riguardano i mutui casa (in 6 mesi ne sono stati erogati 548 per oltre 60 milioni di euro, 47% in più rispetto all’anno scorso) e i finanziamenti alle imprese (759). Sono state poi annunciate due importanti novità del comparto crediti: il mutuo casa “0% per due anni” per le famiglie e il finanziamento “tasso zero fino al 2017” a sostegno delle piccole e medie imprese.
Gli obiettivi per la fine del 2016? Raggiungere quota 50 mila soci e conseguire 50 milioni di utile nell’ultimo triennio.
GDS