E’ stata denominata operazione “Ulisse”, dal nome del monovolume usato per commettere i reati, tutti messi a segno nella notte, con spaccate ai danni di attività commerciali. I carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cuneo, insieme ai colleghi della Compagnia di Cuneo hanno messo le manette ai polsi di 8 malviventi, tutti albanesi.
L’accusa nei loro confronti è di rapina, porto abusivo di armi comuni da sparo, furto aggravato, ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svolta presso il comando provinciale di Cuneo, alla presenza del Maggiore Nicola Ricchiuti, comandante del Reparto Operativo del comando provinciale, e del Maggiore Emanuele Fanara, comandante della Compagnia di Cuneo. Sarebbero una quarantina i furti che i militari hanno ricondotto alla banda in questione, messi a segno nelle province di Cuneo e Torino tra il dicembre 2014 e l’aprile 2016, con un bottino quantificato in circa 200 mila euro.
Bersagli preferiti del gruppo criminale erano bar, tabacchi e sale giochi al cui interno erano installate video slot, che venivano depredate del denaro contenuto; ma venivano spesso prese di mira anche aziende agricole, a cui venivano rubate ingenti quantità di carburante, in particolare gasolio. Il gruppo criminale era violento e non si fermava di fronte a nulla: in due casi, entrambi a Fossano, nel luglio 2015 e nel febbraio 2016, ai danni di una sala giochi e di un bar, i malviventi durante il colpo avevano tirato pietre e mattoni verso i proprietari che erano accorsi sul posto svegliati dai rumori.
Proprio da una preoccupante recrudescenza di furti di questo genere, a cavallo tra il 2014 e il 2015, è partita l’indagine dei carabinieri; come spesso accade, anche questa volta i militari sono arrivati alla banda di albanesi grazie alle immagini di videosorveglianza installate in alcuni dei locali rapinati e alle telecamere pubbliche presenti lungo alcune strade cuneesi. Attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, analisi dei tabulati e pedinamenti, i carabinieri sono riusciti ad incastrare i componenti del gruppo criminale, alcuni dei quali pregiudicati, che abitano nelle zone di Cuneo, Busca e Saluzzo, quelle preferite per i loro colpi. Sono finiti in manette: E. M. (1987, Cuneo), G. N. (1994, Busca), A. Q. (1966, Busca) e suo figlio E. Q. (ai domiciliari), N. N. (1992, Cuneo), E. P. (1991, Cuneo), C.M. (1992, Costigliole Saluzzo), V.E. (1977, Costigliole Saluzzo).
Uno di loro, E.M., era stato arrestato in flagranza di reato la notte del 24 febbraio 2016 in via Valle Po, a Cuneo, mentre con altri complici si trovava a bordo di una Ford Fiesta rubata poco prima a Centallo, con la quale avrebbero commesso di lì a poco qualche furto. Nell’occasione il giovane aggredì i militari, ma venne acciuffato. E’ ancora ricercato un altro elemento della banda, un albense di 20 anni che abita a Centallo.
GDS