Picchiava la moglie per motivi economici: denunciato un 50enne operaio di Cuneo | Scoperti casi di violenza e stalking anche ad Alba e Mondovì

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Nei giorni scorsi i Carabinieri di Cuneo, Mondovì ed Alba, nell’ambito dell’attività di prevenzione, costante monitoraggio e contrasto al fenomeno della violenza sulle donne attuata dal Comando Provinciale di Cuneo, si sono occupati di altri tre casi di violenza e stalking (atti persecutori).

 

A Cuneo i militari del Radiomobile hanno denunciato un operaio 50enne cuneese il quale, come è poi stato evidenziato dalle indagini avviate dopo la denuncia presentata in caserma dalla moglie, una 40enne negoziante del luogo, da alcuni mesi la picchiava (sembrerebbe per ragioni economiche legale agli scarsi incassi del negozio da lei gestito) procurandogli spesso lesioni in varie parti del corpo, le cui cause lei le teneva sempre nascoste ai medici che la medicavano in ospedale. All’operaio, che ora dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, potrebbe essere applicato ora dall’Autorità Giudiziaria un provvedimento che gli impedisca di fare ancora del mala alla moglie, nel frattempo ospitata da suoi amici di famiglia.

 

Ad Alba i carabinieri hanno denunciato invece un impiegato 45enne albese per atti persecutori (stalking) ai danni della sua ex compagna, una commerciante 30enne di Asti. L’uomo, dopo la fine della loro convivenza deciso dalla donna non si rassegnava ed anzi iniziava ad importunarla minacciandola per strada, sotto casa di lei e persino sul luogo di lavoro tanto da generare in lei molta paura e stati d’ansia. Raccolta la denuncia e svolti gli opportuni accertamenti i militari hanno denunciato l’uomo e la Procura della Repubblica di Asti ha applicato un provvedimento di. Se dovesse avvicinarsi a lei verrebbe immediatamente arrestato dai militari dell’Arma come prevede la legge sullo stalking.

 

Infine a Mondovì  è stato notificato ad un 40enne operaio monregalese una misura cautelare del “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima” per atti persecutori (stalking) in quanto, come hanno dimostrato le indagini dei carabinieri, l’uomo vessava col suo comportamento aggressivo una donna 30enne con la quale aveva avuto una breve relazione sentimentale alcuni mesi prima, conclusasi proprio per i suoi atteggiamenti ossessivi. La donna si era vista costretta a modificare le proprie abitudini di vita per evitare di incontrarlo ma poi, ormai molto provata, si era rivolta ai carabinieri che hanno richiesto ed ottenuto il provvedimento del Giudice.

 

c.s.