Avvocato, mazziniano europeista, antifascista, partigiano, eroe nazionale, Medaglia d’oro al Valor Militare. Tutto questo fu Tancredi “Duccio” Galimberti.
Il 25 luglio 1943, in un’improvvisa accelerazione della Storia, Mussolini viene deposto e a Roma viene nominato capo del Governo il maresciallo Badoglio. La notizia della caduta del Fascismo si diffonde rapidamente. In tutto il Paese, provato da anni di guerra e privazioni, esplode la gioia popolare, inizia la distruzione dei simboli fascisti, riemergono i partiti nella convinzione che ci sia una corrispondenza immediata e inevitabile tra fine del regime e fine delle ostilità. Non sarà così, la lotta è solo agli inizi.
A Cuneo la giornata seguente è particolarmente ricca di eventi: assembramenti, assalti alle sedi del Partito nazionale fascista e alle case dei gerarchi. Nell’allora piazza Vittorio Emanuele II si riunisce una folla che ascolta un breve discorso dell’ex ministro liberale Marcello Soleri e poi, dalla grande terrazza di casa, quello di Duccio Galimberti, avvocato a contatto con ambienti antifscisti torinesi e tra i fondatori del Partito d’Azione.
Il discorso non ci è arrivato in forma manoscritta ne trascritta integralmente, ma in base a molteplici testimonianze ne è stata fatta una ricostruzione unanimemente riconosciuta come attendibile: «…La guerra continua… Si, la guerra continua fino alla cacciata dell’ultimo tedesco, fino alla scomparsa delle ultime vestigia del regime fascista, fino alla vittoria del popolo italiano che si ribella contro la tirannia mussoliniana, ma non si accoda a una oligarchia che cerca, buttando a mare Mussolini, di salvare se stessa a spese degli italiani».
Lunedì prossimo, 25 luglio, alle 21.30, in piazza Galimberti nei pressi dell’abitazione che fu di Duccio, ora Museo Casa Galimberti (numero civico 6), il Professore Marco Revelli, insieme a Chiara Giordanengo, voce narrante, e a Vera Anfossi e Fabrizio Pepino agli interventi musicali ci condurranno a quel giorno di 73 anni fa facendoci rivivere la drammaticità e l’intensità di quei momenti.
L’evento è organizzato dal Comune di Cuneo in collaborazione con la Provincia di Cuneo, l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo, l’Anpi e l’Associazione Promocuneo.