Sarà lui la guida tecnica di uno dei progetti che più destano curiosità nel panorama calcistico cuneese, da lui sposato dopo la vittoria trionfale dello scorso campionato di Prima Categoria con il San Sebastiano. Mister Zabena, neotecnico del rinato Busca 1920, è stato contattato da Ideawebtv.it per avvicinarsi alla nuova realtà, pronta ad una stagione da protagonista in “Prima”.
Partiamo da quel che è stato, mister. Lo scorso anno, la cavalcata trionfale in Prima Categoria con il San Sebastiano lasciava ipotizzare una stagione da protagonisti insieme in Promozione. Perché l’addio?
“È stata una scelta condivisa da entrambe le parti. Per varie ragioni ho preferito non restare e loro hanno preferito muoversi in altre direzioni: il San Sebastiano è una grande società, che merita ogni bene, a partire dalla salvezza nella prossima Promozione, che meriterebbero per il lavoro svolto in questi anni”.
Quindi, il Busca. Che cosa ti ha convinto a firmare per il club di patron Bosio?
“La mentalità ed il progetto. Abbiamo parlato a lungo e mi ha convinto con le idee e con la voglia di ricostruire dal basso, partendo soprattutto dal settore giovanile. A Busca avevo giocato e vinto anni fa e ritengo, con la società stessa, che una piazza di questo tipo meriti ben altri palcoscenici, per cui insieme lavoreremo in questa direzione”.
Il mercato vi ha regalato moltissimi pezzi pregiati: con una squadra così il Busca è favorito d’obbligo?
“La società ha lavorato molto bene, valorizzando i due gruppi originari a disposizione ed integrandoli con alcune pedine di altissimo livello. La voglia di fare bene c’è, ma non esistono favoriti: i campionati sono lunghi e complessi e ad avere la meglio è chi riesce prima degli altri a trovare il giusto amalgama tra i giocatori”.
Un mercato completamente chiuso?
“Diciamo che il 95% del lavoro è stato svolto. La ciliegina sulla torta sarebbe rappresentata dall’inserimento di qualche giovane in prospettiva, che possa essere integrato alla prima squadra per poi diventarne parte fondante nei prossimi anni”.
Qual è il segreto per vincere?
“Formare un gruppo solido, in cui ognuno sa di doversi conquistare il posto ed è disposto a lottare fino all’ultima goccia di sudore per la maglia che indossa. Così ho costruito il San Sebastiano lo scorso anno e così spero di costruire il Busca 2016/17”.
Carlo Cerutti