La notizia della scomparsa di Nino Callipo è stata accolta con grande dolore da parte di tutto il mondo del calcio cuneese. Grande tifoso del Cuneo, Nino non si perdeva una partita.
E proprio ai tanti incontri della squadra biancorossa visti e commentati insieme, si riferiscono i ricordi che abbiamo raccolto da due persone che erano molto legate a lui, due amici veri: il giornalista sportivo Piero Carosso e il dirigente del Cuneo Valter Vercellone.
“Nino era lo storico per eccellenza, era un’enciclopedia, si ricordava tutto del calcio dilettantistico e non solo – spiega Piero Carosso -. Con lui ho passato anni incredibili e visto tantissime partite, era seduto vicino a me nella cabina della sala stampa al Paschiero. Quante volte siamo andati in trasferta a seguire il Cuneo io, lui e Valter Vercellone. Era molto competente, dopo 10 minuti di partita ci guardavamo e avevamo già capito se la squadra avrebbe vinto o no. Persona squisita, forse un po’ burbero e rude, ma se avevi bisogno di qualcosa lui c’era sempre. Mi mancherà tanto, come suo fratello Pinin e Marino Serra, persone legate dalla grande passione per il Cuneo”.
“Quando ho saputo della sua scomparsa sono stato davvero male – dice Valter Vercellone -, lui mi ha sempre seguito, insieme a suo fratello, anche quando giocavo, e mi ha sempre voluto molto bene. Era un grande conoscitore di calcio, aveva una memoria incredibile, si ricordava tutto. Era, soprattutto, un grandissimo tifoso del Cuneo: in qualsiasi categoria lui c’è sempre stato. Insieme a lui, a Marino Serra e a Piero Carosso abbiamo fatto tanti chilometri per vedere il Cuneo, abbiamo visto tante partite insieme. Lascia un vuoto grande, anche allo stadio Paschiero, dove non mancava mai. Era una gran persona: gli porterò una maglia del Cuneo che resti con lui, perché se lo merita”.
GDS
Nella foto Nino Callipo (il primo da destra) due anni fa durante una serata dedicata al calcio femminile