Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera giunta poco fa in redazione e firmata dal sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, con i ringraziamenti a quanti hanno collaborato alla realizzazione di Occit’Amo.
“Caro direttore,
il Festival Occit’Amo è nato nel 2015 intorno ad una matrice comune, con lo scopo di caratterizzarci come destinazione turistica anche attraverso le tradizioni e la cultura locale.
Nato dall’impegno di molte amministrazioni locali delle terre occitane e del Monviso, il festival nella sua prima edizione ha assemblato eventi già programmati e spesso consolidati nel tempo, riuscendo ad ottenere una buona visibilità e ad imporre un marchio forte e riconoscibile.
Quest’anno abbiamo tentato un primo salto di qualità con un programma originale, fatto di musica, ma anche danza, recitazione, film, letture, conferenze e laboratori.
18 concerti tra luglio ed agosto, dal colle della Maddalena al Monviso passando per la pianura saluzzese, accompagnati da “Occit’Amo e Dintorni”: 12 appuntamenti di approfondimento culturale spaziano da giugno ad ottobre.
Un passo in più, dunque, verso la creazione di un grande evento diffuso e collettivo, fortemente identitario, inseparabile dalle tradizioni e dalla cultura locale e che potrà essere nel prossimo futuro il grande festival del territorio di MOVE.
Come per festival amici e dalla storia orgogliosa e radicata come quello della Grecía Salentina, Occit’Amo non potrà che essere il festival delle terre occitane e del Monviso.
Un’azione nata dal basso, grazie al contributo dei molti che ci stanno credendo, senza affidarsi a professionisti venuti da chissà dove. Un lavoro difficile e faticoso, ma certamente più sostenibile, soddisfacente e con grandi margini di crescita nel futuro.
Alla metà esatta di questo percorso mi sembra giusto allora ringraziare chi ha fin qui contribuito alla realizzazione di questa seconda edizione di Occit’Amo, perché non è facile né scontato realizzare un programma ricco e di qualità, non avendo agenzie professionali di creazione di grandi eventi alle spalle.
Grazie ai 68 comuni del progetto MOVE, quindi, all’associazione culturale Lou Dalfin, ad Espaci Occitan, alla Chambra d’Òc, alla Fondazione Bertoni di Saluzzo, ai media partner Corriere di Saluzzo, la Guida e GRP radio, ad Alberto Gedda, ai tanti volontari che, a vario titolo, hanno voluto esserci per il solo piacere di dare una mano ed a tutti coloro, singoli e aziende, che hanno dato il proprio contributo ideale o materiale perché si realizzasse questa grande iniziativa.
Il Sindaco di Saluzzo,
Mauro Calderoni