Verso Rio 2016 – Elisa Balsamo ed i Giochi assaporati da riserva: “Un punto di partenza per il futuro” | Sul ciclismo rosa nel cuneese: “Movimento in crescita ma non è facile”

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Lei i Giochi Olimpici li ha visti da vicino, pur sapendo di non essere una prima scelta (per il momento). Elisa Balsamo, giovanissima atleta cuneese della Valcar PBM, grande promessa del ciclismo femminile su pista e su strada, ci racconta che cosa rappresenta Rio 2016 per lei che, convocata come riserva in patria, si è sentita parte della spedizione azzurra femminile a due ruote.

 

Elisa, raccontaci innanzitutto come è arrivata la convocazione tra le riserve per i Giochi Olimpici…
“E’ successo tutto a gennaio, quando, a causa dell’assenza di alcune atlete élite, ho partecipato alla spedizione azzurra che alla Coppa del Mondo disputata ad Hong Kong ha ottenuto la qualificazione per Rio, centrando il tempo necessario. Io, di fatto, mi sono ritrovata nella squadra olimpica di diritto. Dopodiché, però, pur essendo stata pre-convocata dal Ct Dino Salvoldi, sapevo benissimo che, a meno di forfait improvvisi dell’ultima ora, non avrei preso parte ai giochi, essendo il quartetto titolare composto da ragazze molto più esperte di me”.

 

Insomma, Olimpiadi assaporate senza rimpianti. Quali sensazioni?
“Ovviamente, solo positive. Sono giovane e so di dovermi dedicare soprattutto alla mia stagione da Juniores, da portare a termine nel miglior modo possibile. Sono contenta di aver fatto parte della squadra qualificatasi per Rio, traguardo questo che rappresenta per me un importante punto di partenza per il futuro. Ora, testa ai Campionati Europei ed ai Mondiali, nei quali spero di essere convocata e di comportarmi al meglio”.

 

Quali aspettative pendono, invece, sul quartetto Olimpico?
“Penso che per le mie compagne l’obiettivo primo sarà quello di battere il record italiano, fatto registrare agli ultimi Mondiali. Chiedere di più, con nazionali che viaggiano a ritmi forsennati, è davvero difficile”.

 

Tu convocata come riserva, Diego Rosa inserito nel quintetto che cercherà di portare a Roma la medaglia d’oro nella gara su strada, nella quale Vincenzo Nibali è tra i favoriti d’obbligo. La provincia Granda ed il ciclismo sono sempre più in sintonia?
“Certamente Diego ha alzato il livello in provincia ma al momento il mondo maschile e quello femminile sono distanti anni luce. Attualmente, nel cuneese ma anche, e soprattutto, nel contesto piemontese, è difficile potersi mettere in mostra: esiste una sola squadra e, se si vuole iniziare una carriera più ampia, lo si deve fare spostandosi altrove. In Lombardia, ad esempio, dove esiste l’unico velodromo italiano e dove le squadre sono costruite con ben altre ambizioni. Non è facile, insomma, formarsi qui, ma so che il movimento ha voglia di crescere”.

 

Carlo Cerutti

 

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