Dopo vent’anni da un Ministro della Repubblica si ascoltano parole molto importanti per i territori montani e le aree interne del Paese.
Intervenendo a Lurisia a un convegno sulla Strategia Banda ultralarga, promosso da Anci, Uncem e Csi Piemonte, il Ministro delle Autonomie e degli Affari Regionali Enrico Costa ha ribadito la necessità di superare la sperequazione tra territori, grazie a investimenti e norme differenziate. Lo aveva già detto il 18 luglio 2016 alla presentazione del Rapporto Montagne Italia, alla Camera dei Deputati.
“I servizi sul territorio montano – ha detto il Ministro Costa a Lurisia – garantiscono un presidio sociale insostituibile. Dunque non si possono applicare gli stessi parametri per aree urbane e montane. Con gli investimenti pubblici del piano Banda ultralarga si inaugura sistema perequativo per allineare i territori. Investiamo risorse pubbliche solo su alcuni territori e non altri”. In Piemonte stiamo parlando di 290 milioni di euro per zone considerate ‘a fallimento di mercato’. “Guardassimo solo a costi-benefici in montagna non asfalteremmo le strade – ha proseguito il Ministro – Con il Piano Bul si apre un approccio nuovo. Su Poste invece l’azienda è andata in controtendenza rispetto a questo approccio. Non ci deve più essere la divisione del Paese in due, con un divario che cresce“
Infine un impegno del Ministro: “Sul Fondo Sviluppo e Coesione siamo impegnati a trovare altre risorse per garantire la permanenza degli esercizi commerciali in montagna. Anche su questo, ci deve essere investimento pubblico“.
Anci e Uncem stanno proseguendo con il CSI Piemonte una serie di incontri nelle Unioni di Comuni, non solo montane, per presentare il Piano banda ultralarga (290 milioni di euro di investimenti nelle zone interne e rurali del Piemonte, entro il 2020), i servizi digitali come Spid e Mude, le opoortunitò dell’Agenda digitale. Sono già una cinquantina i Comuni che hanno approvato in Giunta o in Consiglio l’ordine del giorno presentato dalle due associazioni per chiedere al Ministero dello sviluppo economico che tutte le aree del Paese, tutte le case anche quelle più lontane e periferiche, dei borghi alpini o appenninici, siano raggiunti da connettività ad alta velocità. Fronti tecnici da risolvere e anche politici da tenere ben presenti, a Torino come a Roma.
“Le parole del Ministro aprono fronti nuovi – commentano i vicepresidenti di Anci Michele Pianetta e di Uncem Marco Bussone – Un segnale politico importantissimo che confidiamo veda impegnato tutto il Governo è il Parlamento per la piena attuazione degli impegni del Ministro Costa. Da oggi non si può arretrare nella piena attuazione dell’articolo 44 della Costituzione“.