Riceviamo e pubblichiamo. Carissimo Direttore, approfitto della Sua gentile Ospitalità sulle pagine web del Vostro Quotidiano per collegarmi, verbo quanto mai opportuno anche metaforicamente dato il contesto, alla lettera della signora esplicativa di un disagio obiettivo e reale sulla condizione dei trasporti esterni allo scalo aeroportuale di Levaldigi per la migliore interconnessione dello stesso al resto della provincia e della regione.
Chi scrive è sempre stato, come giornalista, convinto assertore della necessità di rilanciare l’aeroporto del Piemonte del Sud, in ciò e per ciò sostenendo l’azione condotta dal Presidente della Cciaa cuneese Ferruccio Dardanello, dal mondo imprenditoriale di territorio e del management preposto all’amministrazione della Geac spa.
Chiaramente, anche in ragione delle ben precise competenze istituzionali che incombono su Enti e Amministrazioni diverse, la questione dei collegamenti esterni resta strategica e da condurre in parallelo al grande e meritorio sforzo di Cciaa cuneese e vertici Geac per accrescere l’offerta di voli e di destinazione (e qui vorrei tornare sentitamente a ringraziare il Presidente Dardanello e la Direttrice Geac Anna Milanese per l’impegno a riattivare il collegamento con Tirana). La questione di cui si parla nella lettera, tuttavia, ricade necessariamente nelle competenze della Regione Piemonte e della Provincia, titolari della delega al trasporto pubblico locale, che in questo caso rappresenta una infrastruttura necessaria ad accompagnare e a supportare adeguatamente il lavoro di Cciaa e Geac.
Al fine di valorizzare in chiave divulgativa le rinnovate rotte balcaniche, in settembre daremo vita, con associazioni italo albanesi e macedoni, a iniziative convegnistiche a cui volentieri invieremo l’assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco. Il ruolo dell’ex Sindaco di Fossano è infatti strategico per una programmazione di navette, protratte anche in orario serale, i cui costi sarebbero ampiamente ripagato dalla utenza viaggiante.
Grazie dell’attenzione.
Alessandro Zorgniotti.