Sono due gli appuntamenti previsti nel mese di settembre per andare alla scoperta del neogotico in provincia di Cuneo.
Il primo si svolge sabato 3 e domenica 4 a Pollenzo, frazione di Bra plasmata con architetture neogotiche per volere di re Carlo Alberto: nella prima metà dell’Ottocento il sovrano sabaudo decise di creare qui un’impresa modello dove sperimentare e migliorare la rendita delle attività agricole. In occasione dell’intervento venne riplasmato completamente l’antico borgo medievale, dandogli una nuova immagine neogotica e classicheggiante con la costruzione della chiesa di San Vittore e della Torre dei Carabinieri, e definendo gli spazi della piazza oggi dedicata a Vittorio Emanuele II.
La proposta di visita, interamente gratuita e con inizio alle ore 16, prevede l’accompagnamento guidato alla tenuta reale e al borgo e si completa nell’Agenzia carloalbertina, oggi sede dell’Università di Scienze Gastronomiche e della Banca del Vino, dove i partecipanti potranno degustare alcuni dei pregiati vini provenienti da tutta Italia che vengono lasciati riposare in questo meraviglioso spazio.
Iscrizione gratuita e ulteriori dettagli su www.ilcuneogotico.it o direttamente su http://cuneogotico-pollenzo.eventbrite.it.
Il secondo appuntamento è previsto a Busca sabato 17 e domenica 18 settembre: sulla collina circostante l’abitato sorge il misterioso e affascinante Castello del Roccolo, luogo di villeggiatura dei marchesi Roberto Tapparelli d’Azeglio e Costanza Alfieri di Sostegno e significativa espressione del “revival neo- medievale” promosso nel XIX secolo dalla corte sabauda in tutto il Piemonte.
Degno di nota anche il circostante parco, già nell’Ottocento noto in tutta Europa per la sua bellezza e meta frequente di visite da parte di nobili, principi e regnanti: uno spazio verde alla cui realizzazione fu coinvolto anche il noto architetto e paesaggista Xavier Kurten già attivo nel parco del Castello Reale di Racconigi.
Il programma avrà inizio alle ore 16 e prevede la visita guidata gratuita del castello, delle monumentali serre affacciate sulla pianura sottostante e una passeggiata nel parco, dove si potrà vedere il lago del Tritone, luogo particolarmente amato da una delle nobili frequentatrici di questa dimora, la regina Margherita di Savoia che soleva ritirarvisi in lettura.
Appuntamento nell’appuntamento per sabato 17 settembre: a latere della visita guidata, sempre alle 16 si tiene “Il cuNeo gotico per i fotografi”, un percorso gratuito ed esclusivo riservato a fotografi professionisti e fotoamatori. I migliori scatti realizzati nel corso del pomeriggio di visita al Castello del Roccolo e al Parco confluiranno in un archivio online visibile sul sito dedicato all’iniziativa www.ilcuneogotico.it e saranno diffusi attraverso i canali social del progetto.
Iscrizione gratuita e ulteriori dettagli su http://cuneogotico-busca.eventbrite.it; l’iscrizione al programma fotografi si può effettuare tramite questo link http://cuneogotico-fotografi.eventbrite.it
Infine, si segnala che a fine mese sarà inaugurata a Cuneo la grande mostra “Artieri fantastici. Capolavori di artedesign”, evento espositivo che conclude il triennio di programmazione del progetto Il cuNeo gotico e per il quale si rimanda al comunicato stampa dedicato.
Per saperne di più sulle visite
Pollenzo
Pollenzo, l’antica Pollentia romana fondata alla fine del II secolo a.C., è un piccolo borgo, frazione del Comune di Bra, affacciato sul fiume Tanaro.
Nel 402 d.C. Pollenzo fu teatro dell’omonima battaglia, che vide sconfitte le truppe dei Visigoti comandate da Alarico, per mano del generale romano Stilicone. In seguito, in epoca medievale, il borgo divenne sede di contea e prestigiosa residenza feudale.
Nella prima metà dell’Ottocento re Carlo Alberto decise di creare qui un’impresa agricola modello, in grado di orientare le diverse proprietà fondiarie di casa Savoia e nella quale sperimentare e migliorare la rendita delle attività agricole. L’intervento, oltre a dare vita ad una grande masseria, riplasmò l’intera cittadina medievale, attraverso opere di bonifica dei terreni, la creazione di cascine, un riassetto idrogeologico e forestale e una grande campagna di scavi romani (che portò alla valorizzazione di un importante sito archeologico). Non solamente il trecentesco castello, ma l’intero borgo subì un’importante ristrutturazione, mediante interventi di carattere urbanistico.
Su progetto di Ernest Melano e Pelagio Palagi, Carlo Alberto fece edificare, tra il 1833 e il 1850, il complesso dell’ex Agenzia Agricola del Parco Reale, creando la nuova immagine neogotica e classicheggiante del borgo, grazie anche agli interventi alla piazza, alla Chiesa di San Vittore e alla torre. Tra gli artisti coinvolti si citano il pittore Bellosio, l’ebanista Moncalvo e lo scultore Gaggini.
La trasformazione successiva della realtà agricola piemontese e dell’azienda di Pollenzo hanno con il tempo dissipato il prestigio che per oltre un secolo aveva caratterizzato l’Agenzia carloalbertina.
L’idea di recuperare il complesso, per restituirgli nuova luce, nasce alla fine degli anni novanta e in parallelo all’elaborazione teorica di Slow Food sul rapporto tra saperi e sapori. Il progetto, avviato con l’acquisto degli edifici da parte dell’Agenzia di Pollenzo S.p.a. e con il restauro (condotto tra il 1999 e il 2004), ha consentito l’insediamento e lo sviluppo di importanti attività: l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, la Banca del Vino e l’Albergo dell’Agenzia.
L‘Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, nata e promossa nel 2004 dall’associazione internazionale Slow Food con la collaborazione delle regioni Piemonte ed Emilia Romagna si propone di formare le figure dei futuri gastronomi.
La Banca del Vino è una società cooperativa costituita nel 2000 da un’idea avanzata da Carlo Petrini alla fine degli anni novanta allo scopo di costruire la memoria storica del vino italiano. La Banca è un posto unico al modo dove si può conoscere l’Italia dei grandi vini, un caveau visitabile dal pubblico che custodisce la ricchezza e la storia del vino italiano rendendolo disponibile per le future generazioni.
Il Castello del Roccolo
Il castello, il cui nome deriva dai “roccoli”, reti utilizzate nella caccia agli uccelli di taglia piccola, è stato voluto nel 1831 dal marchese Roberto Tapparelli d’Azeglio e rappresenta la più significativa espressione del “revival neo-medievale” promosso nel XIX secolo dalla corte sabauda di Carlo Alberto in tutto il Piemonte, al fine di rievocare un passato glorioso e di riproporre i valori e i fondamenti del potere dei Savoia.
La residenza fu luogo di villeggiatura dei marchesi Roberto Tapparelli d’Azeglio e Costanza Alfieri di Sostegno, che dal 1831 al 1862 vi trascorsero i mesi estivi e quelli autunnali. Un armonioso insieme di decorazioni floreali, archi moreschi, merli ghibellini, rosoni, bifore e trifore caratterizza l’esterno della costruzione, mentre nelle sale sono presenti affreschi con vedute paesaggistiche e soffitti dominati da trompe l’oeil o da decorazioni in stucco bianco. La proprietà comprende anche una cappella, terminata nel 1842, la monumentale struttura delle serre, edificata tra il 1846 e il 1850 e il meraviglioso parco di cinquecentomila metri quadri, concepito secondo i canoni del giardino romantico e realizzato sotto la supervisione diretta di Roberto Tapparelli d’Azeglio e della moglie Costanza Alfieri di Sostegno, che se ne occuparono passo dopo passo ogni anno della loro vita.. Il parco, che vide alcuni interventi del noto paesaggista Xavier Kurten, già attivo nel parco del Castello Reale di Racconigi, è percorso da numerosi sentieri, grotte, statue, ripari, stagno con ninfee e punti panoramici.
Dall’anno 2001 il Castello e il parco del Roccolo sono aperti al pubblico e contemporaneamente al centro di importanti interventi di recupero e di valorizzazione: nel 2003 è stato inaugurato il restauro delle Serre monumentali, nel 2007 sono state restaurate le cascate, mentre nel 2011 è stato ultimato il restauro dell’ala est del castello e nel 2013 è stato completato il restauro della sala da pranzo e ipristinato e aperto al pubblico la “grande passeggiata nel bosco” voluta dalla marchesa Costanza Alfieri: un anello di circa 4 km che si snoda tra le distese di iperico, la valle delle felci, i belvedere, il padiglione del té.
Il Castello del Roccolo è uno dei luoghi più strettamente legati al periodo del Risorgimento: ha ospitato, infatti, tutti i protagonisti della scena politica e alcuni tra i più significativi esponenti della cultura dell’epoca, come Alessandro Manzoni e Silvio Pellico. Grazie al prestigio della famiglia e agli incarichi diplomatici di Roberto ed Emanuele D’Azeglio, il castello è stato anche alla ribalta della politica internazionale, avendo ospitato per alcuni anni, durante il periodo estivo, i primi ministri dell’impero britannico, Lord Gladstone e Lord Palmerston.
Il parco era noto in tutta Europa per la sua bellezza ed era meta frequente di visite da parte di nobili, principi e regnanti di numerosi paesi. La regina Margherita di Savoia amava trascorrere momenti di serenità dedicandosi alla lettura vicino al lago del Tritone.
Le date dei successivi weekend neogotici
1-2 ottobre, Cuneo, alla scoperta dei suoi volti più inediti e dei luoghi gotici e neogotici.