Prenderà ufficialmente il via domani sera, nel suggestivo scenario del cortile del Castello di Grinzane Cavour, la prima edizione dell’Attraverso Festival, il nuovo progetto organizzato dall’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour e da Produzioni Fuorivia che avrà come teatro alcuni degli scorci più suggestivi di Langhe, Roero e Monferrato.
A tenere a battesimo la prima edizione dell’Attraverso Festival dalle 19.30 la fanfara urbana Bandakadabra e le prelibatezze enogastronomiche del territorio, a cura della Pro Loco di Gallo e Grinzane Cavour, per trascorrere insieme fin dall’ora dell’aperitivo la festa inaugurale del festival, mentre dalle 21 sul palco spazio all’anima del world beat italiano, i Mau Mau.
La band di Luca Morino ha fatto la storia di questo genere dentro e fuori i confini del bel paese, nobilitando dai palchi dei festival più prestigiosi fino agli angoli più remoti d’Europa, un suono personale, brulicante di contaminazioni e traboccante di colori.
A partire dai primi anni ’80 la Provincia Granda è stata territorio di evasione, scoperta e emozione per la band di Luca Morino e Fabio Barovero: prima le prove in una casa di Marene, proprio vicino al castello, poi le gite nello storico negozio di strumenti musicali Merula, e poi i primi concerti, le mangiate e le bevute da Gemma a Roddino durante il festival, Matarìa ‘d Langa, che in qualche maniera si ispirava anch’esso al nuovo delirio musicale che i Mau Mau scatenarono nella prima metà degli anni ’90. Poi vennero le notti di Cantè ij oeuv e le scorribande con Carlin Petrini, e nacque Pueblos de Langa, una canzone pubblicata nell’album Eldorado: “cow boys chërsù a tome e bote stope…” e “ahi chicos de Langa, ahi ahi ahi ahi…” sono parole che si possono riferire solo a un luogo con un immaginario così forte da far dimenticare tutto il resto, o quasi.
Nel 2016 i Mau Mau sono tornati sulle scene con un nuovo album dal titolo 8000 Km, uscito lo scorso 6 maggio per Godzillamarket/Universal. 8000 Km è un album contemporaneo, energico, dove testi e suoni si infilano nei meandri della storia del nostro Paese, splendido e alla deriva. 8000 chilometri rappresentano all’incirca la lunghezza del perimetro dell’Italia, isole comprese, e la band li percorre tutti cantando di briganti e di talenti, di popoli in cammino e utopie dannate, di uomini costretti a sbranarsi per poter sopravvivere.
La stessa sera, a condividere il palco con i Mau Mau, troviamo anche la Bandakadabra, l’eclettica fanfara urbana che con la precisione musicale dei grandi ensemble di fiati e un’indole street, ha esplorato stili musicali diversi, proponendo arrangiamenti originali e divertenti, per un repertorio estremamente vario che ammicca ora alle big band anni 30, ora alle fanfare balcaniche con frequenti incursione nel rock steady, nello ska e addirittura del drum and bass.