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Terremoto Centro Italia: conclusa la missione del Soccorso Alpino Piemontese | Fra gli operatori che tornano a casa, anche i 7 della Delegazione XVI di Mondovì

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Si concluderà con la giornata di oggi il lavoro dei 22 operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (SASP) che sono stati chiamati a portare le proprie competenze e il proprio impegno nelle zone del Centro Italia dove ha colpito il recente terremoto.

Hanno lavorato per tre lunghe e intense giornate dapprima nel centro di Amatrice collaborando con i colleghi del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e sotto la direzione della Protezione Civile alla ricerca di ulteriori superstiti.

 

Le operazioni sono state condotte grazie alla presenza fondamentale delle Unità cinofile e del fiuto dei loro cani, degli Speleologi specializzati nella movimentazione e nelle ricerche in ambiente ipogeo e dei Soccorritori Alpini esperti nell’esplorazione dei terreni impervi. Hanno collaborato nell’estrazione degli ultimi superstiti ricuperati tra le macerie, hanno partecipato all’individuazione di nuovi cadaveri sepolti sotto cumuli di pietre e mattoni, hanno vissuto al fianco della popolazione locale le frequenti scosse di assestamento che continuano a provocare paura e crolli, hanno condiviso i disagi della vita nelle tendopoli con chi ha perso la casa. Successivamente, nella giornata di oggi, si sono trasferiti nelle frazioni in quota per proseguire il lavoro di verifica e bonifica delle borgate e dei caseggiati più isolati. Hanno portato sostegno, viveri e medicinali via terra laddove esistono ancora strade e sentieri percorribili e via elicottero nelle zone che ancora rimangono isolate.

 

Dalla serata di oggi faranno ritorno in Piemonte e riprenderanno l’operatività presso le delegazioni di competenza. I componenti della squadra erano suddivisi nel seguente modo: 7 operatori appartenenti alla Delegazione X Valdossola, 7 alla Delegazione XVI Mondovì, 4 alla Delegazione XXI Biellese e 4 alla Delegazione 1° Gruppo Speleologico. Tra essi vi erano 4 unità cinofile, 3 medici e 4 disostruttori speleologici.
A tutt’ora non è previsto un nuovo invio di operatori del SASP nelle aree colpite dal sisma poiché si è conclusa la gestione “tecnica” dei soccorsi e della ricerca superstiti.

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