Centinaia di persone hanno voluto salutare per l’ultima volta Andrea Arione, il titolare della storica pasticceria di Cuneo morto domenica sera, all’età di 61 anni. Il funerale, celebrato nel pomeriggio di oggi, martedì 30 agosto, al Sacro Cuore di Cuneo, ha richiamato una folla silenziosa e commossa: familiari, parenti e amici, ma anche clienti che con il tempo hanno imparato ad apprezzare l’umanità e la disponibilità di Andrea.
La chiesa, gremita, si è stretta attorno alla moglie Vanna e alle figlie Rossana, 23 anni, e Nicole, 20. Durante l’omelia, il parroco lo ha ricordato tracciando una breve storia della sua vita, cambiata decisamente quando, a soli 19 anni, prese in mano l’azienda di famiglia, ereditandola dal padre, prematuramente scomparso, e portandola avanti negli anni con grande affetto ed impegno. “Era un uomo affettuoso e dolce, quella dolcezza che c’è nei prodotti che vendeva – ha detto il parroco -. Gli piaceva la compagnia, si circondava di amici e aveva un forte senso della famiglia. Lo testimoniate voi, presenti oggi per salutarlo. Lascia un grande vuoto”.
Andrea Arione era molto attaccato a Cuneo, la città dove è nato e dove viveva. E dove, affacciato su piazza Galimberti, proprio nel cuore del capoluogo della Granda, spicca il suo elegante bar pasticceria, nato nel 1923 e considerato da tutti come il “salotto della città”, che annovera tra i tanti visitatori illustri anche Ernest Hemingway. Fu il nonno, che portava il suo stesso nome, Andrea, a fondare la pasticceria e a trovare la ricetta segreta dei famosi Cuneesi al rhum.
Gabriele Destefanis