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Saluzzo: Ordinanza sindacale per disciplinare in città gli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro

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Il “disturbo da gioco d’azzardo” è ormai inquadrato come una malattia sociale nell’ambito delle dipendenze patologiche, al pari delle dipendenze da droghe e da alcol, e rappresenta un importante problema di salute pubblica, che colpisce indistintamente tutte le fasce sociali e può portare a conseguenze pesanti, nonché a generare eventi criminosi e ad alimentare il fenomeno dell’usura.

Circa vent’anni dopo l’introduzione dell’offerta di gioco lecito in denaro, avvenuta nel corso degli anni ’90,
il problema del gioco d’azzardo patologico ha assunto un’incidenza preoccupante, anche nel territorio
urbano di Saluzzo, che nell’ultimo decennio è stato capillarmente occupato da installazioni di gioco
d’azzardo sia all’interno di locali destinati ad altre attività, sia quale attività a sé stante.

Questa crescita dei punti di gioco genera preoccupazione nell’amministrazione comunale, per i risvolti sociali che il fenomeno può avere, e produce costi a carico della collettività: basti pensare che nell’anno 2015 i servizi ambulatoriali per il trattamento del gioco d’azzardo patologico attivi presso la ASL CN1 hanno seguito ben 215 pazienti dipendenti dall’uso di apparecchi automatici di gioco.

Dal 2012 ad oggi si sono succeduti alcuni interventi normativi per contrastare il fenomeno, fino alla legge
regionale n. 9 del 2 maggio 2016 con cui la Regione Piemonte ha disciplinato le misure per la prevenzione ed il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo nel suo ambito di competenza.

La recente legge regionale, oltre a prevedere il divieto di installare giochi d’azzardo nel raggio di 500 metri da alcuni obiettivi ritenuti “sensibili” (come scuole, chiese, stazioni, ospedali, impianti sportivi, istituti di credito e bancomat, esercizi di compravendita oro e preziosi…) assegna al Sindaco il compito di limitare gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco in denaro, in presenza di motivate esigenze di ordine sociale e politico.

Per questo motivo, lo scorso 24 agosto il Comune di Saluzzo ha emesso un’Ordinanza Sindacale, sulla stessa lunghezza d’onda di analoghi provvedimenti già adottati o in corso di adozione da parte degli altri Comuni della Provincia, per limitare l’uso degli apparecchi automatici per il gioco d’azzardo lecito, senza impedire del tutto il loro utilizzo fintanto che tale attività sarà annoverata tra quelle consentite dalla Legge.

Gli apparecchi con vincita in denaro potranno funzionare dal mezzogiorno alla mezzanotte di tutti i giorni, compresi i festivi, sia nei locali destinati ad altre attività (quali bar, ristoranti, alberghi, rivendite di tabacchi, esercizi commerciali, circoli ricreativi, ricevitorie lotto…), sia negli esercizi dedicati al gioco
d’azzardo (quali agenzie di scommesse, sale bingo, sale VLT…); al di fuori di queste 12 ore, gli apparecchi dovranno esseri spenti tramite l’apposito interruttore elettrico e mantenuti non accessibili.

In più, il titolare degli esercizi in cui tali apparecchi sono installati dovrà esporre, in un luogo ben visibile
al pubblico, un cartello (di dimensioni minime cm 20X30) contenente in caratteri evidenti le formule di
avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro, nonché le altre
prescrizioni previste dalla Legge. All’esterno del locale dovrà poi essere esposto un ulteriore un cartello
che indichi l’orario di apertura delle sale giochi e/o di funzionamento degli apparecchi.

Mediante questi accorgimenti, adottati a tutela della comunità locale, si intende disincentivare l’utilizzo
continuativo e a tempo pieno degli apparecchi da gioco in denaro, così da mitigarne i riflessi sociali, oltre
che clinici.

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