Dopo Villanova Mondovì e Monastero di Vasco, un altro caso di acqua inquinata preoccupa la Granda: è notizia di oggi l’ordinanza disposta dal sindaco Paolo Renaudi di divieto provvisorio di utilizzo dell’acqua a fini potabili ed alimentari (per i quali si consiglia la bollitura).
La decisione è arrivata dalla comunicazione pervenuta dall’Asl CN1 con la quale è stata evidenziata la “non conformità di natura microbiologica di un punto di consegna dell’acquedotto comunale nel concentrico di Peveragno”. Preso atto di ciò, in attesa degli accertamenti sulle cause e degli interventi per l’eliminazione dell’inquinamento, il Comune ha ordinato alcune prescrizioni per l’utilizzo dell’acqua, vietandone lo scopo potabile senza, appunto, un adeguato preventivo intervento di bollitura. Toccherà al gestore dell’acquedotto A.C.D.A. provvedere all’indiduazione dei motivi dell’inquinamento ed al ripristino della normalità in modo da revocare, si spera in tempi breve, il provvedimento.
Redazione Ideawebtv.it