Un orgoglioso ed emozionato Stefano Viglione, sindaco di Mondovì, ha mostrato ai giornalisti nel pomeriggio di oggi, lunedì 12 settembre, il nuovo polo scolastico di piazza d’Armi.
Il battesimo ufficiale era avvenuto poche ore prima, in mattinata, quando il suono della campanella, la prima dell’anno, aveva significato per gli oltre 120 studenti che ospita la struttura, l’inizio dell’anno scolastico. Vacanze finite, tempo di tornare sui libri e tra i banchi: certo, farlo in una scuola così, allevia un po’ la delusione per la fine dell’estate. I lavori sono durati tre anni, che hanno consegnato alla città questo gioiello: “Non so neanche se chiamarla una scuola 2.0, o addirittura 3.0, talmente è proiettata verso il futuro. E’ davvero un’eccellenza dal punto di vista strutturale e dei contenuti“, ha spiegato Viglione, accompagnato nella visita dall’assessore ai Lavori Pubblici Laura Borello e dal dirigente scolastico Elena Sardo.
“Qui è più piacevole studiare, incontrarsi, è una grande sfida che abbiamo voluto raccogliere e che oggi è diventata realtà“, ha aggiunto il sindaco. La struttura sorge di fronte all’ampio parcheggio di piazza d’Armi, dunque con tutte le comodità necessarie per chi deve accompagnare e andare a prendere i propri figli con l’auto. Appena entrati, non si può non apprezzare la luminosità e il grande spazio della “piazza interna”, che funge logisticamente da centro nevralgico della scuola, da cui si dipanano le due scuole che convivono: l’elementare (6 classi e 112 alunni) e la Media (6 classi e 109 alunni). E poi vetrate, aule spaziose e attrezzate con lavagne multimediali touch (in arrivo nei prossimi giorni), una ampia mensa, cucine, servizi, la palestra e i laboratori, tra cui spiccano quelle dedicate alla musica. “In ogni aspetto questo complesso raccoglie i crismi che dovrebbe avere una scuola. Per realizzare un progetto così ambizioso e coplesso, è stato necessario un grande lavoro di squadra, che ci tengo a sottolineare“, ha concluso Viglione.
Il nuovo polo scolastico avrà un battesimo di fuoco nella mattinata di mercoledì 14 settembre, quando riceverà la visita del premier Matteo Renzi.
Gabriele Destefanis