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Trenta i presenti al raduno di moto d’epoca a San Biagio

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Mentre lo scorso anno era stata la pioggia a rovinare il raduno per moto d’epoca organizzato dal Circolo Ricreativo di San Biagio di Mondovì in concomitanza con la sagra paesana “fuma lon ca puma, mangiuma lon ca fuma”, quest’anno è stato sicuramente il gran caldo a tenere lontani alcuni dei potenziali partecipanti, tanto che al termine delle iscrizioni si contavano solamente una trentina di moto, alle quali si sono unite anche due auto.

 

Poco dopo le undici il gruppetto di partecipanti è partito dal luogo di ritrovo per percorrere un giro turistico di trentacinque chilometri, che li ha portati a transitare per le strade dei Comuni di Margarita, Morozzo e Rocca de’ Baldi, per poi tornare a San Biagio, dove le moto e le auto sono rimaste esposte per il resto della giornata, attirando gli sguardi ed i commenti dei passanti.

 

Dopo il sostanzioso aperitivo offerto presso la Borgata Fraschea, le navette hanno portato i partecipanti presso la sede del Circolo Ricreativo per il pranzo.

 

Verso le sedici e trenta Ezio Raviola ha dato il via alle premiazioni, effettuate presso il luogo dell’esposizione, che hanno visto assegnare delle pergamene personalizzate, con dedica in piemontese, “a la moto pi veja”, una Moto Varrone 175 del 1931 condotta da Rosanna Cerutti di Peveragno, “al pi vej”, Giuseppe Ghibaudo, giunto da Cervasca alla guida di una Innocenti Spider 1100 del 1964, “al pi giù”: Claudio Curetti di Mondovì e a “cul che ruva da pi duscost” , che è risultato essere Giovanni Sevega, proveniente da Ceva in sella ad una Piaggio Vespa 150 del 1963.

 

Altri riconoscimenti sono stati assegnati a “la cubia om e madama”: Diego Airaldi e Antonella Silvestro, arrivati da Margarita con una Piaggio Vespa 125 del 1953, a “la fumna ‘d l’età pi bela”, Silvana Marenchino, anche lei proveniente da Margarita con una Piaggio Vespa 125 del 1951 ed al “grup pi numerus”, La Scuderia Veltro di Cuneo, rappresentata dal locale Luca Gastaldi.

 

Concluse anche le premiazioni, alcuni partecipanti hanno scelto di fare ritorno a casa ma molti altri sono rimasti per visitare con il trenino le numerose cascine che componevano il percorso espositivo-gastronomico organizzato dal Circolo Ricreativo di San Biagio Mondovì, lasciando allo sguardo del numeroso pubblico le loro scintillanti e colorate auto e moto d’epoca.

 

c.s.

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