Il presidente dell’Inps, nonché professore ordinario di Economia all’Università Bocconi di Milano, Tito Boeri, ha catalizzato l’attenzione ieri, a Cuneo, con una vera e propria lectio magistralis sul tema “I nuovi confini tra lavoro e non lavoro”.
In un salone d’Onore del Municipio gremito in ogni ordine di posto, Boeri ha riflettuto e dialogato con il pubblico, in particolare composto da molti giovani studenti e universitari, sui punti critici riguardanti i nuovi confini tra lavoro e non lavoro, con particolare attenzione al futuro dell’occupazione giovanile. “Il futuro dell’Italia non è nell’industria manifatturiera – ha spiegato Boeri -: chi dice che c’è un futuro nell’industria sbaglia perché il futuro occupazionale risiede nel settore dei servizi dove è più alto il capitale umano a disposizione”. Hightech, robotica, ricerca medica e sviluppo software: questi i settori di maggior sviluppo secondo il professore.
“Da sfruttare sono certamente le opportunità offerte dalla sharing economy come secondo lavoro – ha messo in luce Boeri – dove i redditi sono bassi e i tempi d’impiego brevi, per coprire periodi di mancanza di impiego”. Il presidente dell’Inps non ha mancato di evidenziare quelli che soni i maggiori problemi in Italia sul fronte lavorativo: “Pochi investimenti in ricerca e sviluppo e assenza di grandi centri di attrazione del capitale umano, ma anche mismatch tra domande e offerte di lavoro e calo della formazione sui posti di impiego”.