Le aziende medie e piccole che aderiscono a Unionalimentari, la Federazione di categoria della Confapi, potranno pertanto contare su una piattaforma normativa e contrattuale condivisa con le principali forze sociali, e di rappresentanza del lavoro subordinato, e allo stesso tempo coerente con le esigenze di flessibilità, elasticità e stagionalità di un ambito produttivo assolutamente distintivo del made in Italy e bisognoso di un certo margine operativo a livello aziendale per fare fronte ai cicli della domanda di mercato.
A concorrere alla gestione e al buon fine delle trattative, culminate nella unanime sottoscrizione del verbale di accordo per il rinnovo del CCNL, è stato anche l’avv. Giuseppe Rossetto, nel ruolo di componente della Commissione datoriale nazionale ristretta di Unionalimentari, Federazione che egli guida a livello provinciale cuneese.
“È stato un autentico onore per me poter partecipare attivamente e con successo al negoziato con le parti sociali che ha condotto a un documento contrattuale destinato a formare la cornice operativa per gli sviluppi aziendali e occupazionali del settore agroalimentare da qui al 2020. Desidero ringraziare il Presidente nazionale Stefano Marotta e i colleghi della Commissione datoriale Renato Bonaglia, Giorgio Zubani e Giulio Zubani, oltre ai validi collaboratori della Commissione tecnica che ci ha assistiti – commenta Rossetto, che è anche Vice cuneese di Confapi – Il settore agroalimentare è un ambito che necessitava di una cornice contrattuale che, segnatamente per quel che riguarda le PMI, lo mettesse in grado di gestire le caratteristiche di flessibilità e stagionalità in maniera coordinata con gli obiettivi della crescita e della qualificazione occupazionale e del rilancio produttivo.
Gli strumenti messi in campo dal rinnovo contrattuale consentono di armonizzare queste necessità e di favorire l’approccio delle PMI del settore a mercati anche nuovi ed emergenti, agganciare i quali è strategico per accrescere e consolidare un volume di esportazioni in cui le piccole e medie imprese possono giocare un ruolo non meno importante delle grandi, intercettando nicchie e quote di domanda alla nostra portata”.
Per la provincia Granda, si tratta di un ulteriore riconoscimento della propria caratteristica di paniere agroindustriale di valenza italiana “se si considera che nel nostro Gruppo direttivo in Confapi Cuneo – prosegue in conclusione Rossetto – il comparto agroalimentare è ampiamente e autorevolmente rappresentato a livello di prodotto finale e di filiera, a partire dal nostro Presidente Pierantonio Invernizzi, che ringrazio per l’impegno svolto, e dal collega Vicepresidente Luciano Piovano”.