A mesi dallo «smontaggio» del Palatenda, nella Piazza Campo Sportivo, sembrano allungarsi i tempi per la realizzazione della nuova struttura espositiva nell’area (dell’ex Campo Sportivo, a fianco della piazza tra la bocciofila ed ufficio postale), prevista dalla precedente Amministrazione nell’area commerciale ed artigianale, attigua alla strada tra Cuneo e Mondovì.
Se ne è parlato nell’ultimo Consiglio comunale peveragnese (il prossimo sarà il 29, alle 21, con il “Documento Unico Programmatico”, quando, a richiesta di aggiornamenti dell’opposizione, di fronte ad uno spazio circondato da recinzione di plastica arancione, pieno di erbacce, dove i lavori non procedono.
In primavera erano stati stanziati i fondi per smantellare il «Palatenda» onde «cantierare» e non rischiare di perdere i finanziamenti regionali (dopo che l’Ente aveva accettato la modifica del progetto originale). Poi le cose non paiono andate bene, con la ditta Alvit Srl, che aveva vinto l’appalto, andata incontro a problemi finanziari ed amministrativi.
Il Sindaco ha dovuto considerare che i tempi si allungavano almeno a fine 2017 (la speranza di molto era di avere tutto pronto già la primavera prossima, anche per agevolare manifestazioni che devono, ora, trovare altre sedi, come la disponibile bocciofila o tendoni a volte anche costosi). Dall’opposizione arrivano anche perplessità sulla progettazione del tetto.
La questione viene vissuta in simbiosi con altra vicenda che da anni solleva polemiche: il poco utilizzo dell’osservatorio realizzato sopra Pradeboni (con finanziamento dell’allora Comunità Montana), non certo uno dei progetti più «condivisi» delle Amministrazioni Dho-Toselli.
L’attuale opposizione difende a spada tratta la scelta di allora, facendo notare che è da completare ma è gestito dagli astrofili che utilizzano anche l’osservatorio cuneese.
La decisione, che par pacata ed equilibrata, almeno sensata, dell’attuale Amministrazione par sia di pensare anche ad attività ricettiva (legata agli alpeggi) e sentire il parere della popolazione, pur mantenendo l’originaria destinazione. Disponibilità è arrivata per la proposta dell’opposizione di intitolare la struttura all’appassionato studioso peveragnese Francesco Vittone, geologo.
Adriano Toselli