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Cuneo: il senatore Davico racconta il suo libro “Senza Casta”

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“Mi sono reso conto che sono passati 10 anni, un po’ di storia l’ho rappresentata, un percorso l’ho fatto: 10 anni è un tempo non enorme, ma neanche piccolo, un tempo che credo che meriti di essere raccontato”. Ecco perché il senatore braidese Michelino Davico ha deciso di scrivere “Senza Casta” (edizioni Martini), libro che è stato presentato a Cuneo, nella libreria Ippogrifo, in corso Nizza 1.

 

“Non voglio insegnare niente a nessuno, non scrivo di teoria politica, semplicemente racconto quello che ho vissuto in questi 10 anni”. Dieci anni dentro il Palazzo, tanti personaggi conosciuti, esperienze vissute, anche qualche aneddoto divertente, come quello relativo alla diaria: “Per risparmiare, alcuni senatori dormivano negli uffici, che erano stati sistemati in un vecchio albergo – ha raccontato Davico -. Ogni ufficio aveva un bagno ed un divano, loro dormivano lì, finché una volta, nel cuore della notte, un senatore si accese un sigaro, scattò l’allarme antincendio e venne scoperta la cosa. Da quel momento negli uffici dei senatori sono stati aboliti i divani!”.

 

Stimolato dalle domande del pubblico presente, Michelino Davico ha spiegato la scelta del titolo, “Senza Casta”. “Ritengo che la Casta siano quelli che sfruttano la situazione che vivono senza dare il proprio apporto. Io non mi sento quello, io mi sento uno che si prende tanti mal di pancia, che cerca di entrare nei problemi e di risolverli, questo mi rende ‘non casta’”. E allora, come può gente onesta come lei convivere con tutti gli altri, quelli che rubano, che si picchiano in Parlamento, quelli disonesti? A questa domanda di una donna presente tra il pubblico, il senatore Davico ha risposto spiegando che “sono eletti come me, quindi bisogna conviverci tutti i giorni. Si cerca di fare squadra con chi è più vicino a te, con chi condivide i tuoi ideali ed il tuo modo di fare. Là dentro noi siamo come la società fuori: ci sono quelli bravi, quelli meno bravi e i banditi. Là c’è lo specchio del Paese. Anche per questo ho scelto un titolo provocatorio, spero che faccia notizia, che se ne parli”.

 

Interessante anche la risposta ad una domanda sulla politica urlata degli ultimi anni: “Con la tv, la politica è diventata spettacolo – ha spiegato il senatore -: oggi fa notizia lo strafalcione, fa notizia chi urla di più e chi la spara più grossa, chi esagera. In tv ci vanno gli scalmanati, perché se ci va uno pacato non fa notizia. Ma oltre a quei 20-30 politici che si vedono sempre nelle trasmissioni televisive, ci sono anche tantissime persone che hanno un forte senso dello Stato e della loro responsabilità, ma che, appunto, non appaiono”.

 

Gabriele Destefanis

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