Dovevano trasferirsi a Sesto San Giovanni per poter continuare a lavorare: la Alstom l’aveva deciso a marzo, con l’obiettivo di creare un unico centro di ricambi per treni di Service in Lombardia, chiudendo quelli degli altri stabilimenti.
Da Savigliano in 16 magazzinieri erano destinati al trasferimento, diventato effettivo con l’inizio di ottobre: 7 di loro hanno deciso di licenziarsi per evitare di lasciare la Granda e le proprie famiglie.
Una scelta difficile, ma per molti obbligata: “Dispiace, anche perché in molti casi si tratta di persone con più di 55 anni la cui ricollocazione è difficile – commenta il sindaco di Savigliano Claudio Cussa -: ho incontrato ieri la direzione dell’azienda, che darà la disponibilità a fare un incontro su questa situazione, anche se ormai i trasferimenti sono già ufficiali dall’inizio di ottobre, quindi la questione è piuttosto complessa. Si vedrà cosa si può fare, in questo momento non sono in grado di dire se ci sono margini o no”.
Il primo cittadino di Savigliano ha partecipato qualche giorno fa ad un incontro a Torino, presso la sede della Regione, alla presenza delle parti sindacali e dell’assessore regionale Giovanna Pantenero: “L’incontro verteva su una questione più generale, ma una parte della riunione è anche stata dedicata a questa situazione, che preoccupa molto i sindacati – spiega Cussa -. Loro temono che dietro la decisione ci siano altri disegni, ma questo a me l’azienda l’ha smentito. Adesso l’idea, parlando anche con l’assessore regionale, è di convocare in Regione tutte le parti per fare il punto della situazione, visto che all’incontro dell’altro giorno c’erano la parte pubblica e le parti sociali, ma mancava l’azienda: la volontà è ampliare il tavolo anche a loro”.
Sui possibili scenari futuri, però, il sindaco non se la sente di fare previsioni: “Ovviamente auspico che si arrivi a trovare delle soluzioni, però non posso entrare nel merito e dire di più – spiega -: noi siamo intervenuti per quel che riguarda il mantenimento dei livelli occupazionali a Savigliano, e ad oggi la situazione, rispetto a due anni fa, da questo punto di vista è migliorata, sono stati fatti passi avanti. Come amministrazione abbiamo sempre cercato di essere attenti e continuiamo ad esserlo, ma queste situazioni riguardano organizzazioni aziendali su cui non abbiamo diritto di mettere becco. Possiamo chiedere chiarimenti, ma la trattativa l’ha fatta il sindacato, io di più non sono in grado di dire”.
Gabriele Destefanis