Dopo sei risultati positivi, è arrivato il primo stop per la Pro Dronero, sconfitta 4-2 dal Corneliano Roero nel big match della settimana giornata di Eccellenza girone B.
A gettare acqua sul fuoco è mister Antonio Caridi: “Diciamo che se uno guarda la vetta siamo lontani, ma siamo una squadra però costruita per arrivare tra le prime cinque, quindi è diverso se si valuta alle nostre dirette concorrenti”.
C’è tempo, quindi per fare valutazioni, secondo il mister. Caridi che analizza il match così: “Nel primo tempo siamo andati sotto di due gol senza meritarlo, perché abbiamo fatto la partita noi: siamo stati nettamente meglio noi che loro, che sono stati bravi a sfruttare due situazioni ed a punirci. Nella ripresa, dopo il 2-1 non abbiamo retto bene e la partita, abbiamo subito gol e la partita è andata scemando. Fino al 60’ i valori che erano in campo non erano rispecchiati dal risultato, poi abbiamo perso le redini del gioco”.
Pro Dronero d’assalto, quindi, punita dalle ripartenze. Forse si è osato troppo?: “Sono stati due errori singoli, non sono stati errori di squadra e situazionali. Le partite nascono in un certo modo, intervengono fattori quasi casuali ad un certo punto: non credo il Corneliano giocasse per ripartire, ma è stato bravo a sfruttare un andamento di quel tipo. Potevamo andare in vantaggio due volte, ci è mancata la cattiveria sotto porta. Gli errori non sono nati perché la squadra era alta, ma sono proprio stati errori dei giocatori singoli. Detto questo, i quattro gol restano comunque tanti”.
Detto della Pro Dronero, Caridi non lesina complimenti per gli uomini di Dessena: “È normale che ora abbiano già un bel vantaggio, anche perché le prossime sfide possono ampliare il divario, visto che sono altri scontri diretti dall’andamento incerto. Penso comunque che il campionato sia lungo, le favorite devono ancora venire fuori. Basta un pareggio per far saltare gli equilibri. Il Corneliano Roero ha fatto un mercato importante, acquistando gente come Melle, Chiatellino, Erbini e confermando altri giocatori. Dire che sono una squadra normale, mi pare strano con acquisti del genere”.
Chiari gli obiettivi da qui in poi: “Bisogna cambiare il trend e tornare alla vittoria dopo quattro pareggi ed una sconfitta. È importante tirare via punti dagli scontri diretti, anche perché il punto conta poco: non è più come lo scorso anno in cui contava vincere le altre sfide e pareggiare quelle un po’ più delicate. Quest’anno non è più così: vincerà il campionato chi porterà a casa l’intera posta in palio più volte”.
Carlo Cerutti