“Chiedo scusa ai tifosi e al presidente, non c’è molto da dire”. E’ un Fabrizio Daidola furioso quello che si presenta ai microfoni dopo la brutta sconfitta rimediata dal suo Bra sul campo del Gozzano.
“E’molto semplice inquadrare il match: abbiamo disputato un primo tempo di spessore ed un secondo tempo irriguardoso – prosegue il tecnico giallorosso – E’ il momento che ognuno si prenda le proprie responsabilità ed allora chiedo scusa ai tifosi e al presidene perchè la colpa è esclusivamente mia. Oggi non abbiamo più scuse, le alternative ci sono, la rosa è valida, quindi un secondo tempo come quello di oggi è inaccettabile. Anche oggi ci sono state delle decisioni arbitrali avverse, un fallo di mano volontario non sanzionato e un rigore netto non fischiato su Beltrame, però non voglio attaccarmi a queste scuse. Abbiamo dimostrato che la squadra se gioca con un certo piglio e con umiltà può fare bene, oggi quest edoti le abbiamo lasciate negli spogliatoi, e la colpa in questo caso è solo mia. Per questo voglio scusarmi con i nostri tifosi e con il presidente che sta facendo sacrifici biblici, non meritano figure come quella odierna. Ora dobbiamo solo stare zitti, fare un bagno di umiltà e lavorare e arrivare a domenica con l’unico obiettivo della vittoria”.
Non è una scusante neppure l’infortunio occorso a Corticchia, tra i più positivi dei braidesi, che ha costretto l’allenatore a cambiare in corsa le carte in tavola “Corticchia ha accusato un risentimento muscolare, ma non voglio attaccarmi ai singoli. La rosa del Bra oggi è tale da poter sopperire a queste defezioni. Oggi siamo mancati in umiltà, per questo dobbiamo fare un eseme di coscienza e guardare a domenica consapevoli che abbiamo un solo risultato a cui puntare, la vittoria”