Sei sono stati i casi di violenza sulle donne di cui si sono occupati negli ultimi giorni i Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo. Per prevenire e contrastare più efficacemente la violenza sulle donne è significativo l’impegno dell’Arma che, sul territorio della Granda, dispone di 8 Compagnie e 75 Stazioni presso cui vi sono sottufficiali (tra i quali 14 donne in tutta la provincia) ben preparati alla trattazione di questi reati, avendo frequentato specifici corsi di formazione e che non abbandonano mai le vittime accompagnandole sempre e, nei casi più gravi, le proteggono da ulteriori violenze.
A Cuneo, un’impiegata statale 50enne cuneese si è rivolta ai carabinieri perché un disoccupato 60enne del luogo, invaghitosi di lei ma non corrisposto, l’assillava da alcuni mesi pedinandola, minacciandola di uscire con lei e, in un paio d’occasioni, le aveva anche danneggiato l’auto rigandole le fiancate. Ora all’uomo, che è stato denunciato per i reati di atti persecutori (stalking), violenza privata e danneggiamento, potrebbe essere applicata una misura cautelare per impedirgli di nuocere ancora alla donna. Sempre a Cuneo i carabinieri hanno denunciato per maltrattamenti in famiglia anche un operaio 50enne di origini marocchine che è risultato usare da tempo violenze, per futili motivi, nei confronti della moglie, una 40enne sua connazionale e la figlia minore di soli 10 anni. Ora mamma e figlia sono in una “struttura protetta”.
A Bra un operaio 45enne del luogo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Asti per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni della ex moglie, una operaia 35enne braidese. La donna, dopo la separazione dal marito per le ripetute violenze di cui era vittima, era andata a vivere da parenti ma l’uomo, non rassegnato alla separazione, l’aveva aggredita sotto casa per costringerla a tornare insieme a lui. La vittima ha presentato denuncia ed i carabinieri hanno svolto accertamenti indagando l’uomo nei cui confronti potrebbe scattare il divieto di avvinarsi alla donna.
A Borgo San Dalmazzo nei guai è finito un operaio 40enne del luogo denunciato dai carabinieri per atti persecutori (stalking) ai danni dell’ex moglie, una operaia cuneese 40enne. Dopo la separazione voluta da lei il marito continuava a pedinarla, anche sul luogo di lavoro, minacciandola di tornare insieme a lui altrimenti l’avrebbe picchiata. Ancora a Borgo San Dalmazzo è stato denunciato per atti persecutori (stalking) un 50enne cuneese disoccupato e pregiudicato che molestava da alcuni mesi e seguiva in ogni suo spostamento una 30enne commessa borgarina con cui aveva avuto una breve frequentazione.
Ad Alba è stato denunciato dai militari un 60enne pensionato del luogo per atti persecutori (stalking) e violenza privata ai danni della sua convivente, una 50enne commerciante, nei cui confronti compiva ripetuti atti di violenza. In una circostanza, documentata dai carabinieri durante le indagini, l’aveva anche inseguita ed aggredita per strada.
c.s.