“A un mese dalla mia richiesta di questo sopralluogo sono lieto che la criticità sia stata superata e che i lavori possano ripartire, ma non credo sia casuale che questa notizia arrivi proprio oggi: mettere la testa sui problemi serve”: queste le parole dell’eurodeputato Alberto Cirio, oggi, durante la visita al cantiere del Tenda rimasto fermo circa venti giorni in attesa delle verifiche sui rischi legati alla falda acquifera locale.
Non sarà più necessario attendere il collaudo della sorgente San Macario di Vernante, predisposta in alternativa a quella del Tenda nel caso si fossero creati problemi di “contaminazione” durante gli scavi. Dalle verifiche della Regione Piemonte la falda risulta in sicurezza e i lavori potranno riprendere a partire da lunedì prossimo.
“L’Anas prevede la fine degli scavi del nuovo tunnel per agosto-settembre del 2017, mentre l’apertura al pubblico è slittata a febbraio 2018, a causa dei ritardi anche sul fronte francese – continua l’on. Cirio – Inoltre abbiamo ricevuto delle rassicurazioni in merito alle chiusure di quello esistente che, da adesso in avanti, saranno sporadiche e in accordo con le amministrazioni locali per ridurre il più possibile i danni sull’indotto economico e turistico della valle. Si parla di qualche stop, ognuno di un paio di giorni al massimo, per completare i by-pass tra le due gallerie che servono come via di fuga”.
La prima è in programma già la prossima settimana dalle 22:00 del 25 ottobre alle 6:00 del 28 ottobre.
Al sopralluogo ha preso parte Valter Bortolan, capo compartimento dell’Anas in Piemonte. Presenti anche Angelo Fruttero, sindaco di Limone Piemonte, Piergiorgio Giachino, presidente dell’Acquedotto Langhe e Acque Cuneesi, e Franco Graglia, consigliere regionale del Piemonte.