Sabato pomeriggio 15, alla ex stazione ferroviaria di Cuneo Gesso, la”Stazione vecchia”, è stato inaugurato il monumento commemorativo dedicato alla “Divisione Alpina Cuneense.
All’evento ha partecipato un pubblico stimato in cinquecento persone (a partire dalla senatrice Patrizia Manassero, dai deputati Chiara Gribaudo e Mino Taricco, dal nuovo vescovo Piero Delbosco che ha benedetto presenti ed opera, a rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo…), con articolata cerimonia coordinata da un sempre brillante e preparato Aldo Meinero, il responsabile del memoriale. Allo storico Giorgio Ferraris, che ha fatto notare come non si sia ricordato abbastanza i morti nella guerra persa, li si sia quasi voluti dimenticare, ha replicato un ultraottantenne, ma in formissima, ex presidente nazionale Corrado Perona, che ha urlato come l’ANA li abbia sempre ricordati…
Perona pure ha ribadito che, finita la «leva obbligatoria», che era sempre serbatoio di nuovi iscritti alla Associazione, la memoria ed i valori del Corpo sempre più saranno affidati agli «amici», i tesserati non reduci dal servizio militare, ma il loro resterà sempre ruolo sussidiario, senza uso del cappello (come deliberato, dopo lunga discussione, a livello di Consiglio nazionale).
La commozione par sempre toccarsi, viva, in questi momenti, a mostrare come la memoria rimanga… La voce di Valeria Arpino e del coro «Pacem in terris» ha sottolineato quella di quel pomeriggio…
Il monumento, con oltre cinquantina di triangoli incastrati da cui spuntano alcune steli nere, che paiono rompersi man mano, testimoniano la marcia della Cuneense nella neve russa, il suo dissolversi in pochi giorni (le perdite furono sopra il 90%, presenti erano alcuni dei pochi reduci, ormai ultranovantenni). La suggestione par ancora maggiore di notte, con l’illuminazione.
La cerimonia è stata preceduta, al mattino, al Cinema Monviso, da convegno rivolto alle scuole superiori sui «Fronti cuneesi nelle guerre mondiali del Novecento», con relatori Walter Cesana, Sergio Soave, Giuseppe Tardivo e Gerardo Unia, seguito da tanti e con molta attenzione.
Domenica 16, nel pomeriggio, suggestivo è stato il viaggio in treno dalla stazione sull’altipiano a Cuneo-Gesso. Il gran finale è stato la sera, alle 21, al Teatro Toselli, con la nuova messa in scena dello spettacolo teatrale a cura della peveragnese «Compagnia del Birùn», già proposto a Peveragno l’aprile scorso «Alpino Andrea» (sulle memorie di un reduce di Russia finito in prigionia, raccolte dallo storico Giovanni Magnino), senza ombra di retorica, davanti ad una platea entusiasta.