Dopo l’esordio, con sconfitta, nella storica stagione di Serie A2, la Lpm Mondovì è pronta ad affrontare la prima trasferta del campionato, sul campo del Legnano. Il coach del Puma, Luca Secchi, ha analizzato con noi questa sfida.
Coach, vista la prima sfortunata uscita della stagione com’è andata la settimana? Cosa ha detto alle ragazze?
“Questa è una squadra ancora ala ricerca della propria identità, non credo che sia il caso di fare drammi o di esaltarsi se le cose dovessero andare particolarmente bene. Siamo all’inizio di un percorso che deve portare, prima di tutto, a fare in modo che la squadra prenda consapevolezza dei propri mezzi e questo aiuti a definire il ruolo che giocheremo all’interno di questa competizione. C’è sicuramente moltissimo da lavorare. Siamo la squadra più giovane di questo campionato e, inevitabilmente, anche la più inesperta, con tanti elementi che questa categoria non l’hanno mai vissuta. Ci vuole solo un po’ di pazienza e tanto, tanto lavoro”.
Al di là del risultato, quanto può essere importante l’apporto e l’esperienza di un elemento come Chiara Borgogno (il capitano)?
“Il capitano è quella che in assoluto, un po’ per esperienza di gioco, un po’ perché queste categorie le ha già vissute nei suoi trascorsi sportivi, è quella che ha maggiore esperienza. Le altre giocatrici o sono tutte molto giovani, o non hanno mai vissuto questa categoria. Lei è l’unica che può incarnare questo tipo di ruolo, le altre devono crescere e fare esperienza. La questione credo sia tutta in termini di pazienza. Bisogna saper aspettare, fare tesoro soprattutto di questa prima uscita e di quelle che saranno tutte altre prime uscite. Perciò va bene così, lavoriamo e con pazienza raccoglieremo i risultati”.
La trasferta di Legnano, non è delle più semplici. Cosa ci può dire sul team che vi ospiterà domenica?
“Loro hanno fatto un ottimo precampionato mettendo sotto scacco squadre di alta caratura, anche di livello superiore, quindi è evidente che hanno qualcosa di molto buono nel loro organico e nelle loro capacità di gioco, con giovani di talento e di prospettiva, con qualche giocatore che in questo momento sta facendo davvero la differenza. A noi serve tempo per arrivare a quel tipo di idea di squadra, ma è anche vero che abbiamo cominciato bene la settimana: le idee sono un po’ più chiare. Se è vero che solo gli stupidi non imparano dai propri errori, almeno quelle cose in cui non siamo stati particolarmente efficaci, magari saremo bravi a correggerle… poi il campo ci dirà qual è il risultato più giusto.
In questo momento è tutto un work in progress, stiamo cercando di fare sia lavoro sulle nostre qualità, che sulle principali caratteristiche delle squadre avversarie: stiamo cercando di procedere nella crescita sia sull’allenamento della nostra squadra, che sul prendere confidenza con la gestione tattica delle partite”.
Daniel Sebastian Ossino