Il Corpo Volontari Antincendi Boschivi (Aib), oltre agli interventi di spegnimento delle fiamme, si occupa di mettere in ordine i sentieri considerati a rischio fuoco, effettuare l’attività di monitoraggio e controllo del territorio nel corso dei periodi dell’anno ritenuti più pericolosi per il divampare degli incendi e prestare l’opera di protezione civile nei casi di calamità.
In Piemonte, alla cui guida c’è l’ispettore generale Sergio Pirone, è costituito da 242 squadre, con 3.986 volontari effettivi e 1.767 di supporto, che hanno a disposizione 485 mezzi e 800 radio. In provincia di Cuneo le squadre sono 41, con 680 operatori effettivi e 317 di supporto. Un buon numero di loro e di altre zone italiane stanno partecipando alla due giorni di studi organizzata, nella Caserma Galliano di Ceva, dalla Protezione Civile della Regione insieme al Corpo Forestale dello Stato e allo stesso Aib del Piemonte. Con la presenza del sindaco di Ceva, Alfredo Vizio, dei rappresentanti del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco, della Prefettura di Cuneo e degli Aib di dieci regioni italiane: Piemonte; Liguria; Lombardia; Valle d’Aosta; Emilia Romagna; Veneto; Friuli-Venezia Giulia; Marche; Puglia e Sardegna. Ieri pomeriggio, venerdì 21 ottobre, sono state condivise e discusse le potenzialità e le problematiche riguardanti le sinergie di intervento, già attuate o in fase di realizzazione tra regioni confinanti, in materia di prevenzione degli incendi boschivi e di come fermarli quando si sono innescati. In particolare è stato presentato l’innovativo modello di accordo promosso da Piemonte, Liguria e Lombardia a livello tecnico, amministrativo e pratico, con l’illustrazione dell’esperienza già maturata e i possibili sviluppi futuri per quanto riguarda un reciproco supporto a livello di operazioni di emergenza nei rispettivi territori regionali e sulle aree di confine. A cui si è aggiunta l’analisi delle altre attività comuni di prevenzione come le esercitazioni, la formazione e l’addestramento. Il protocollo d’intesa verrà firmato ufficialmente il 19 novembre a Villanova d’Albenga. “La collaborazione tra regioni confinanti – ha affermato l’assessore alla Protezione Civile del Piemonte, Alberto Valmaggia – è fondamentale, perché le azioni e le buone pratiche sviluppate e perfezionate da ogni area sul loro territorio possono essere condivise, migliorando e ampliando l’attività complessiva di intervento per un più efficace contrasto agli incendi boschivi. C’è poi da sottolineare che il vero merito dei risultati positivi ottenuti, sia sul fronte della prevenzione che a livello di gestione delle emergenze, va ai tanti volontari, i quali, con passione e competenza, costituiscono il cuore del sistema. A tutti loro va il nostro ringraziamento”.
Oggi, sabato 22 ottobre, il seminario prevede il confronto sulle nuove prospettive e le ricadute sul territorio che la riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato, con il passaggio all’Arma dei Carabinieri, porta all’interno dei Sistemi regionali Antincendi boschivi.
Infine, domani, domenica 23 ottobre, a conclusione dell’interessante due giorni, Cuneo ospiterà il 9º Raduno regionale del Corpo Volontari Aib del Piemonte. Si parte alle 9.00 in piazza Galimberti, con lo schieramento dei volontari e dei mezzi seguito dal saluto delle autorità e dalla sfilata lungo le strade cittadine. Quindi, alle 11.30, è in programma la messa in Duomo, e alle 13.30, il pranzo nell’area Miac di Ronchi.
c.s.