Dal 1º gennaio 2017 diventa obbligatorio indicare l’origine dei prodotti lattiero-caseari italiani | Olivero: “Decisione dell’Unione Europea attesa da anni, che valorizzerà il lavoro anche dei tanti attori della filiera presenti nella “Granda””

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Dal 1º gennaio 2017 i prodotti lattiero caseari prodotti in Italia dovranno obbligatoriamente riportare sulla confezione la loro origine.

Il via libera alla richiesta effettuata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del nostro Paese è stato dato dalla Commissione Europea, che non ha sollevato rilievi od obiezioni entro il termine previsto di tre mesi.

Grazie all’introduzione di questo sistema il consumatore potrà conoscere, con chiarezza, la provenienza delle materie prime utilizzate per molti prodotti come il latte, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini. 

“Era una decisione – commenta il viceministro cuneese, Andrea Olivero – attesa da anni, che ci consentirà di valorizzare il lavoro degli allevatori italiani e di tutti gli attori della filiera lattiero casearia. Il nostro Paese si pone all’avanguardia in una sperimentazione in cui prevarrà la massima trasparenza dell’informazione al consumatore. Non è la soluzione di tutti i problemi del comparto, ma un primo passo per arrivare sempre di più alla tracciabilità di quanto viene prodotto. Ora, l’obiettivo è che il decreto venga esteso a tutta l’Unione Europea, dando così maggiori strumenti di competitività e di tutela del reddito agli imprenditori del settore”.

Cosa significa il provvedimento per i tanti produttori del settore che operano in provincia di Cuneo? “È una buona notizia per tutti.

Tra i produttori del Cuneese la richiesta di tracciabilità è forte da tempo, per garantire che alla qualità del latte non sia anteposto il prezzo, spesso stracciato, di quello importato. E certamente ora i consumatori potranno fare consapevolmente le loro scelte, sapendo non solo chi è il trasformatore, ma anche la provenienza del prodotto. E nessuno dovrà più temere di mangiare, senza saperlo, formaggi fatti con latte in polvere”.

COSA DICE IN PARTICOLARE IL TESTO
Il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata sull’etichetta l’origine della materia prima, riportando sempre la località di mungitura del latte. 
Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, confezionato e trasformato nella stessa località, l’indicazione di origine può essere espressa attraverso l’uso di una sola dicitura. Ad esempio: “Origine del latte: Italia”. 
Sono esclusi dalla certificazione solo i marchi Dop e Igp che hanno i loro disciplinari di produzione in cui è già prevista la tracciabilità del latte.