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Bra: prima variante parziale al PRGC, approvato il progetto definitivo

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Il consiglio comunale di Bra ieri sera, giovedì 27 ottobre 2016, ha approvato il progetto definitivo della prima variante parziale al Piano Regolatore comunale vigente.

Le 35 osservazioni al progetto preliminare pervenute da cittadini, aziende, uffici e categorie sono state tutte esaminate, analizzate e discusse nel merito delle commissioni urbanistiche predisposte – commenta il Sindaco Bruna Sibille, ringraziando i tecnici che hanno lavorato al progetto –. Con questo strumento la nostra città si dota di un fondamentale elemento da offrire all’economia del territorio, con importanti ricadute dal punto di vista produttivo e occupazionale, in un momento particolarmente difficile per il settore”. “Un esito complessivo ampiamente compreso negli ambiti di flessibilità delle varianti parziali – aggiunge l’ingegnere Giorgio Sandrone dello Studio Mellano, incaricato della redazione della variante -, con una lieve riduzione della capacità edificatoria residenziale, servizi afferenti la residenza invariati e integrazione alla dotazione delle attività produttive”.

 

Varia e articolata la discussione che ha portato all’approvazione, previa votazione di ciascuna delle 35 controdeduzioni. “Condividiamo la variante dal punto di vista tecnico e come è stato gestito il suo iter – spiegano Sergio Panero e Davide Tripodi del gruppo Bra Domani – ma politicamente siamo in disaccordo con l’Amministrazione in merito al cambio di destinazione d’uso di Palazzo Garrone, che è e deve restare pubblico”. “Abbiamo lavorato con correttezza per consegnare questa variante al territorio” commenta il consigliere Alberto Bergesio (Partito Democratico), firmatario anche di un’osservazione che specifica futuri utilizzi di Palazzo Garrone: “E’ uno degli edifici più belli della città, ok alla sua ristrutturazione con destinazione turistica, ma dedicando la balconata a una soluzione che possa essere fruita da tutti”. Palazzo Garrone è al centro dell’intervento anche di Abderrahmane Amajou (Bra città per vivere): “non comprendo questa fretta nel cambio di destinazione d’uso, che a mia avviso richiedeva una discussione più ampia e articolata, con il coinvolgimento reale di varie realtà. Non voterò contro ma neanche a favore, si tratta di valori della mia visione di vita pubblica”.

 

Perplesso sulla variante il consigliere Claudio Allasia (Movimento 5 Stelle Bra): “Ritengo che contenga parti che non fanno parte di una variante parziale ma strutturale, e sono contrario al cambio di destinazione d’uso, quasi irreversibile, di Palazzo Garrone, oltre ad altri interventi che non reputo accettabili”. “Non c’erano gli elementi per procedere con una variante generale” ribatte Pietro Ferrero (Con Sibille per Bra), mentre Livio Asteggiano (Impegno per Bra quartieri e frazioni) definisce la “variantina” una “boccata di aria fresca in un periodo stagnante, formula positiva che non dobbiamo e possiamo ignorare”. “Le modifiche inserite cercheranno di semplificare le procedure, andando incontro alle esigenze del territorio, nel pieno rispetto delle normative – è il pensiero di Marco Ellena, a nome dei gruppi Forza Italia e Con Somaglia per Bra -. Siamo qui per fare il bene della città: se le richieste sono conformi e le scelte sono di tipo migliorativo, non ci si può tirare indietro per questioni di forma o di parte”.

 

La prima variante parziale al Piano Regolatore vigente, la cui votazione finale sul progetto definitivo ha fatto registrare 12 voti favorevoli, tre contrari e un’astensione, è immediatamente esecutiva ed assume efficacia a seguito della pubblicazione su BUR della Regione Piemonte. (em)

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