Bra: un pesce fossile di 5 milioni di anni tra i reperti donati al “Craveri”

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Una nuova recente donazione di reperti geologici va ad arricchire la collezione del museo civico di storia naturale “Craveri” di Bra. Giovanni e Gianluca Fortunato, padre e figlio, appassionati ricercatori di origini cuneesi, hanno donato al museo una ventina di minerali e fossili da loro rinvenuti, provenienti da vari siti della provincia di Cuneo.

 

Fra i reperti, spicca una grande calcite con associato quarzo del Vallone del Puriac e un eccezionale esemplare di Gobius Ignotus, pesce fossile rinvenuto lungo il corso del Tanaro: si tratta di una forma vivente di oltre 5 milioni di anni fa, risalente all’epoca in cui il Mar Mediterraneo subì un importante processo di evaporazione. I campioni vanno ad integrare la collezione di minerali delle alpi cuneesi donati dal ricercatore albese Gian Carlo Piccoli e ad ampliare i significativi reperti di paleontologia locale. La donazione è il frutto dell’amicizia e della collaborazione nata con gli organizzatori della mostra mercato di minerali e fossili “GeoBra” tenutasi nell’aprile scorso, Marco Terenzi ed Emanuele Rambaudi. La  nuova edizione è prevista presso il Movicentro per le date del 25 e 26 marzo 2017.

 

c.s.