Cresce l’attesa per la Giornata di “Inventa il Risparmio” del 2 dicembre ai Portici, promossa dal Presidente CRF Ghisolfi con la partecipazione eccezionale del vertice nazionale ACRI Guzzetti.
La platea anagrafica interessata degli studenti delle Medie è proprio la stessa che, secondo il Rapporto ACRI Ipsos, sarà protagonista del ritorno del Paese ai livelli economici precedenti la crisi globale
Vi è crescente attesa da parte della comunità non soltanto fossanese per la giornata di venerdì 2 dicembre che decreterà la Città degli Acaja Capitale nazionale del Risparmio per un giorno.
Quest’anno infatti, ospite e relatore d’onore alla cerimonia di premiazione degli studenti del concorso “Inventa il Risparmio” sarà, su invito solenne del Presidente di Banca CRF Beppe Ghisolfi, il vertice nazionale dell’ACRI Giuseppe Guzzetti, a capo dell’Associazione che riunisce le CR e le Fondazioni ex bancarie italiane.
Un evento promosso con forza dallo stesso Ghisolfi, che di Guzzetti è da quest’anno Vice nazionale a Roma, al fine di consolidare la vicinanza delle Istituzioni finanziarie del Paese ai territori e alle nuove generazioni.
Vicinanza ribadita ancora poche settimane fa dall’impegno dell’ACRI a mettere in primo piano, con l’ausilio demoscopico dell’Istituto Ipsos, il complesso rapporto fra gli Italiani e il concetto di Risparmio, valido strumento di aiuto a mettere a punto le conseguenti politiche economiche utili a ricreare la fiducia per accelerare il ritorno ai livelli sociali precedenti lo scoppio della crisi mondiale.
Il sondaggio ACRI – Ipsos, in effetti, fornisce tutta una serie di spunti molto interessanti e già al centro delle interazioni didattiche del Presidente Ghisolfi con gli studenti delle scuole obbligatorie e superiori nel corso delle molteplici lezioni effettuate di educazione finanziaria: il risparmio, tendenza che interessa quasi il 90 per cento delle famiglie censite, è dettato in parte dall’opinione che non esistano più forme di investimento ideale, in altra parte dalla necessità di mantenere un dignitoso tenore di vita per il futuro, in terzo luogo da un atteggiamento più prudente e teso a privilegiare destinazioni delle proprie risorse che valorizzino le attività produttive nazionali e gli sviluppi territoriali locali.
Una propensione, quest’ultima, che interessa un quinto del campione rilevato e che, allora, può diventare una leva ottimale di sostegno a una ripresa che sia non solo statistica ma per davvero inclusiva di quel 28 per cento di nuclei familiari che di più stanno pagando il prezzo sociale della crisi.
Anche perché, come finisce di rilevare, il rapporto ACRI-Ipsos, il ritorno al tenore vigente prima della crisi potrà manifestarsi, a parere della metà dei risparmiatori intervistati, solo dal 2021 in poi, e quindi è fondamentale fin da ora creare le condizioni per formare, con gli strumenti dell’educazione economica e finanziaria nelle scuole, le nuove generazioni di “inventori del risparmio”, ossia di coloro che oggi hanno dai 13 ai 14 anni – ossia la platea interessata dal concorso di Banca CRF del 2 dicembre prossimo – e che, una volta maggiorenni, dovranno essere messi nelle condizioni migliori per essere partecipi attivi del rilancio e della ripresa.
Un motivo in più, pertanto, per tanti ragazzi e studenti del Fossanese e non solo, e delle rispettive famiglie, per poter dire che “il 2 dicembre ai Portici c’ero anch’io”.