Remy Bernard non è più l’allenatore della Musiello Saluzzo. Dopo appena 4 giornate ed un solo punto nel campionato di serie B, il tecnico, nella serata di martedì, ha rassegnato le proprie dimissioni (non sarebbe stato esonerato come indicavano le prime indiscrezioni).
“C’è stata una divergenza tra me e la società, non combaciavano più le idee, per questo ho deciso di prendere questa decisione”, ha detto, contattato telefonicamente, Bernard, che non ha però voluto entrare nello specifico: “Non voglio dire di più, non è nel mio stile e non intendo fare polemiche. E’ una cosa tra me e la società, ci sono state delle divergenze, ma non vuol dire che uno abbia ragione e l’altro torto, è come un matromonio che finisce, la campana può essere da una parte e dall’altra. Io sono una persona che costruisce e che non vuole distruggere, ed è per questo che ho preso questa decisione. Sono arrivato in punta di piedi e allo stesso modo me ne esco”.
Le dimissioni non sarebbero legate, o non unicamente almeno, alla pesante sconfitta per 6-0 patita dalla Musiello Saluzzo nell’ultimo match contro la Juventus Torino: “Ripeto, non voglio dire di più – ha aggiunto Bernard -, voglio invece che la Musiello continui a portare avanti il progetto ambizioso che ha intrapreso quest’anno, a prescindere che io ci sia o meno. Come ho sempre detto alle ragazze, anche se è un gruppo nuovo, giovane ed inesperto, c’è tutto il tempo per portare a casa l’obiettivo prefissato dalla società, il campionato è appena all’inizio. E’ ovvio che per me è stata una decisione difficile, noi allenatori ci mettiamo sempre tanta passione, anche perché questo non è il nostro lavoro, ed io quando prendo un impegno metto tutto mé stesso. Il dispiacere c’è, ma questa per me non è una sconfitta. A volte ci sono motivazioni che impediscono di proseguire, ed è stato il mio caso”.
Gabriele Destefanis