Nel primo pomeriggio di ieri due Carabinieri della Stazione di Acqui Terme hanno tratto in salvo un 42enne di Acqui Terme che stava tentando di uccidersi.
Nella mattinata si era presentata in caserma una donna, disperata, riferendo che il suo convivente era uscito di casa con l’autovettura, lasciando un biglietto d’addio in cui riferiva l’intenzione di suicidarsi in un posto a lui molto caro.
Immediate scattavano le ricerche nella zona, soprattutto in quei luoghi che erano stati segnalati tra quelli più frequentati dell’uomo. Contestualmente sia la donna che i militari della Stazione Carabinieri di Acqui Terme tentavano ripetutamente di raggiungere telefonicamente l’uomo, che ad un certo punto rispondeva alla convivente e, seppur non spiegando precisamente dove si trovasse, dava delle indicazioni utili che consentivano alla donna a capire il luogo dove l’uomo si era recato per farla finita, ovvero una radura nei pressi della diga di Cartosio.
Immediatamente i due militari della Stazione Carabinieri di Acqui Terme, il Maresciallo Capo Antonio TRIMARCHI e l’Appuntato Scelto Luca GARRE’, che stavano già cercando l’uomo, raggiungevano il posto trovando l’auto dell’uomo, una Fiat 600 blu, completamente chiusa e con un tubo di gomma che dalla marmitta portava i fumi di scarico all’interno dell’abitacolo.
Dopo aver cercato di convincere l’uomo a desistere, i militari si sono resi conto di come lo stesso, non svenuto ma già in uno stato di semi incoscienza, andava immediatamente tirato fuori dall’auto in quanto oltre ai gas di scarico, l’uomo, seduto sul sedile del guidatore, aveva legato con delle funi un coltello che si era puntato sul collo, per fare in modo che al primo svenimento provocato dai fumi, sarebbe caduto di peso sul coltello che gli si sarebbe conficcato in gola uccidendolo.
I militari a quel punto decidevano di intervenire infrangendo il finestrino dell’auto. Bloccato immediatamente l’uomo per evitare che questi facesse uso del coltello, i militari lo hanno estratto di peso dall’abitacolo, frastornato e confuso, ma vivo. Successivamente il 42enne è stato condotto presso il pronto soccorso del nosocomio acquese ove è stato sottoposto alle cure del caso.