Tra Bisalta e Caraglio finisce con un 1-1 che vale quanto una vittoria per i padroni di casa, costretti ad inseguire gli avversari in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo, e che lascia invece l’amaro in bocca agli ospiti, raggiunti nel finale da un rigore molto contestato.
Nel primo tempo il Caraglio interpreta nel modo giusto l’incontro, concedendo poco ai locali e pungendo appena ne ha l’opportunità. La squadra di Turini sfiora il vantaggio al 20′ con una bella rovesciata di Destefanis che si stampa sulla traversa, ma lo 0-1 arriva al 30′, con lo stesso Destefanis che serve Curetti, il cui diagonale di sinistro è perfetto e non lascia scampo al portiere di casa. La reazione del Bisalta c’è, ma si esaurisce in un possesso palla che crea pochi grattacapi alla retroguardia caragliese e in qualche mischia su sviluppi di palla ferma.
Pochi secondi prima dell’intervallo l’episodio che sembra indirizzare il match sulla strada di Caraglio, l’espulsione di Fresia per proteste. Il rosso però ha l’effetto di tirare fuori l’orgoglio del Bisalta, che in inferiorità numerica prova comunque a battersi senza paura per provare a rientrare in partita; dall’altra parte il Caraglio controlla, ma abbassa il ritmo e non affonda, rendendosi pericoloso solo con un colpo di testa di Ferrione che il portiere di casa respinge con un intervento super. Una parata che risulterà decisiva, perché a 10′ dal termine il direttore di gara fischia un calcio di rigore molto generoso per i padroni di casa, che scatena le veementi proteste caragliesi. Dal dischetto Filippo Lerda trasforma, firmando l’1-1.
Il finale è nervoso e aperto ad ogni soluzione: il Bisalta, sulle ali dell’entusiasmo, prova addirittura l’impresa di prendersi i 3 punti mettendo i brividi in un paio di circostanze alla difesa degli ospiti, che a loro volta sfiorano il 2-1 con un tiro da fuori di De Angelis. Finisce 1-1, punto che al Caraglio fa perdere terreno rispetto alla capolista Carrù, mentre per il Bisalta è un pari importante, soprattutto per il morale dopo il ko di Margarita.