La prima sconfitta stagionale del McDonald’s Crf Fossano è arrivata per “colpa” di un giocatore che dall’altra parte della rete ha iniziato a fare la differenza, ma anche per un improvviso calo della squadra di Petrelli, arrivato proprio quando il match sembrava incanalo nei giusti binari.
La prima causa ha un nome ed un cognome: Maikel Cardona, giocatore di un’Ongina riuscita a superare per 3-2 i fossanesi, dando loro il primo dispiacere stagionale, per giunta di fronte al proprio pubblico. La seconda è qualcosa che coach Liano Petrelli non riesce a spiegarsi: “Forse pensavamo inconsciamente di avere l’incontro in mano, ma le partite vanno giocate fino alla fine”, spiega il tecnico di Fossano, che analizza così la partita: “E’ stata una battaglia, con tre partite distinte all’interno del match: hanno approcciato benissimo loro, quindi siamo saliti noi, diventando padroni assoluti nel secondo e terzo set, ed anche all’inizio del quarto. Poi però ci siamo persi, loro ci hanno regalato moltissimo, ma noi abbiamo smesso di attaccare e di fare il gioco che serviva. E poi dall’altra parte ha cominciato ad alzare il livello Cardona: siamo riusciti a limitarlo per tre set e mezzo, ma nel quarto e quinto set ha preso in mano la situazione ed è stato decisivo. Noi siamo una formzione che deve giocare di squadra, in cui tutti dobbiamo dare il nostro contributo. Ongina ha meritato, però noi nel quarto set abbiamo avuto la possibilità di chiuderla e invece ci siamo persi”.
Un ko contro una signora squadra come Ongina ci può stare, a maggior ragione se si tratta della prima sconfitta in questo campionato: per questo Petrelli non fa drammi, anzi sa che questo match potrebbe aiutare i suoi a crescere: “Dalle sconfitte bisogna sempre imparare molto, questo ko ci servirà. Il nostro salto di qualità passa per una maturazione che ci deve portare a sprecare di meno in determinati momenti e a saper gestire meglio alcune situazioni. Bisogna essere bravi a dare continuità, anche nel corso dei set. Ora pensiamo subito a La Spezia”.
GD