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Cuneo – Caporalato, nelle Langhe durante la vendemmia 94 lavoratori irregolari| L’attività, condotta in sinergia da carabinieri, direzione territoriale del lavoro e forestale, ha portato alla denuncia di un macedone di 30 anni

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Poche decine di euro per lavorare nei campi tutto il giorno. Venivano sfruttati così numerosi braccianti impegnati tra le vigne di Langhe e Roero in concomitanza con la vendemmia.

A fare emergere un simile quadro è stata l’indagine portata avanti in maniera congiunta dagli ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro, dai carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dagli agenti del Corpo Forestale. L’attività, partita agli inizi di settembre, è proseguita per circa 2 mesi.

 

I risultati sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svolta presso la sede del Comando provinciale dei carabinieri di Cuneo, nella quale è stata sottolineata da tutti gli attori presenti l’importanza della collaborazione. Si tratta infatti della prima volta in cui in provincia Granda viene applicato il Protocollo d’Intesa firmato nei mesi scorsi tra i Ministeri della Difesa, del Lavoro e delle Politiche Agricole, Ispettorato del Lavoro, Comando generale dell’Arma dei carabinieri e Corpo Forestale, con lo scopo di dare il via ad apposite task force in varie province italiane per contrastare fenomeni illegali di sfruttamento della manodopera in agricoltura.

 

Importante il dispiegamento di forze: 128 carabinieri delle compagnie di Alba, Bra e Fossano, 28 agenti del Corpo Forestale, 12 ispettori del Lavoro e 2 carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo. Le indagini hanno portato alla denuncia di un 30enne pregiudicato macedone che abita nelle Langhe per il reato di caporalato. L’uomo organizzava l’intermediazione della manodopera straniera, a cui trovava una sistemazione alloggiativa, spesso precaria, ed un lavoro che avveniva in condizioni di sfruttamento.

 

Durante le indagini, sono state 104 le aziende ispezionate, tra queste 47 sono risultate irregolari, cioè il 45,2%. Verificate 450 posizioni lavorative, sono stati 96 i lavoratori irregolari accertati (21%), di questi 31 in nero, tra cui 11 extracomunitari e 2 clandestini. Sono stati redatti 47 verbali per illeciti amministrativi e penali, per un importo complessivo, a livello di sanzioni, di 144 mila euro, ed in 4 casi sono state sospese le attività imprenditoriali.

 

Il maggiore Nicola Ricchiuti, comandante del Reparto Operativo dei carabinieri, ha riassunto le fasi dell’indagine, sottolineando una proficua sinergia che è stata confermata anche dal direttore territoriale del Lavoro Sergio Fossati: “C’è stata una collaborazione che, al di là del protocollo d’Intesa, è praticata e consolidata nel tempo. In questo modo si possono mettere insieme informazioni di diversa provenienza utili per arrivare a risultati importanti. Questa attività è anche un segnale: l’attenzione sul problema è sempre alta e la guardia non viene abbassata”.

 

Presenti alla conferenza stampa anche l’ispettore del Lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro di Cuneo Giancarlo Palumbo, il commissario capo della Forestale Stefano Gerbaldo e il maresciallo Dario Scarcia, comandante del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei carabinieri di Cuneo.

 

Gabriele Destefanis

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