Un presidente juventino abituato a vincere, con un allenatore “viola/granata” abituato a lottare e a soffrire. Così è stato presentato nel pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa nel quartier generale dell’Albese, la “nuova sinergia” che, a sorpresa, ha portato Enrico Fantini a sedersi sulla panchina langarola dopo il divorzio con Giancarlo Rosso.
“Ho visto negli occhi del mister la voglia di lottare, di mettersi in gioco, di vincere… quelle doti che abbiamo tutti noi dell’Albese, per questo dopo tanti colloqui la scelta è caduta su di lui” Attacca il nuovo presidente langarolo Gennaro Castronuovo. “Non è facile subentrare – attacca il neo mister Fantini – ma è anche vero che l’Albese è una squadra con un buon organico e con ottimi giocatori che sicuramente mi daranno una mano. Non ho la bacchetta magica, ma ho tanta voglia di mettermi in discussione e prometto sin da ora che farò tutto il mio meglio per l’Albese”.
Sulla situazione della squadra che va oggi a prendere per mano, Fantini ha le idee chiare “A livello teorico sono molto attrezzato, a livello pratico, non è un mistero, sono all’inizio del mio percorso, però è anche per me una sfida. Invece per quanto riguarda l’Albese realisticamente per quanto ho visto domenica ha ottimi giocatori per la categoria, non sempre le squadre con grandi nomi vincono i campionati, anzi, io ho avuto modo di vedere che è il gruppo, non il singolo, a fare la differenza. Spero che la società punti molto su questo come ci punterò io, avere un gruppo vero, dove chi sta fuori sia contento lo stesso anche se non è semplice, però devono sposare la nostra causa, devono accettare le scelte, dimostrarmi in settimana di meritarsi il campo la domenica, perché non ci sono titolari inamovibili. Poi chi merita gioca, chi non merita me lo dimostrerà la settimana dopo, perché io non taglio nessuno. Domenica c’è una partita importantissima a Cherasco con un’ottima squadra, però domenica ho visto una squadra viva, che ha giocato a calcio e ha giocato bene con qualche difficoltà ma anche con ottime individualità, che ha vinto con merito, e sono certo che ci siano i presupposti per fare bene. Io sono fiducioso, se no non sarei qui, credo in quello che dice il presidente, credo nel DS, ho fiducia in loro come loro hanno dimostrato di avere fiducia in me”.
La chiusura, con il mercato di riparazione alle porte, spetta al presidente Castronuovo “Abbiamo già parlato con il DS Tony Isoldi, abbiamo visto che c’è da intervenire in alcuni settori e, ora che abbiamo il nuovo mister, ci confronteremo con lui e vediamo se riusciamo di entrare sul mercato già a dicembre per migliorare la squadra. Io sono un visionario, non mi accontento della salvezza, voglio di più, almeno i play off. Voglio portare l’Albese il più in alto possibile”
Fabio Magliano
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