In Val Tanaro si sono vissuti momenti drammatici nella giornata di ieri, giovedì 24 novembre, e ancora per tutta la notte.
Da questa mattina, venerdì 25 novembre, la pioggia ha concesso una tregua e si cominciano a contare i danni. Ma la situazione resta dificile.
“Situazione tragica – conferma il vice sindaco di Ormea Italo Vinai -. Abbiamo messo in moto tutte le ditte presenti sul territorio per cercare di liberare le strade. Purtroppo in questo momento siamo isolati, perché sia verso Imperia che verso Ceva la Statale 28 non è transitabile. L’elettricità c’è, ma manca l’acqua perché sono saltati gli acquedotti. Per fortuna siamo riusciti ad attivare un presidio medico con un’infermiera. Ieri è stata una giornata drammatica, non ci sono state vittime perché abbiamo prevenuto tutto, facendo sgomberare la gente da un condominio e ospitandola in un albergo; ora stanno tornando nelle case. Nella notte c’è stato ancora un po’ di allarme verso l’1, quando il fiume è salito di nuovo, ma i danni grossi li aveva già fatti in precedenza. Diciamo che il peggio sembra passato, ora si cerca di ripartire”.
Anche a Ceva la gente ha avuto paura, anche perché nessuno ha dimenticato l’alluvione del 1994: “Io l’ho vissuta in prima persona, perché nel ’94 ero assessore – racconta il vicesindaco Paolo Penna – e vedendo certe scene la mente è tornata là. Però questa volta l’emergenza è stata affrontata da tutti con grande capacità e preparazione. I due momenti di esondazione hanno provocato allagamenti di abitazioni, cantine e anche locali pubblici. Quasi tutti quelli che abitano al piano terreno hanno lasciato l’abitazione di loro iniziativa, altri su nostra indicazione: in tutto quasi 200 persone. La stragrande magioranza si è organizzata andando da amici e parenti, una dozzina di persone sono state sistemate nella sede della struttura di Protezione Civile che avevamo preparato. Ora però quasi tutti possono rientrare e lo stanno facendo. Da questa mattina ci siamo attivati per i primi interventi, per stablire le condizioni di vivibilità e sicurezza”.
Situazione tornata soto controllo anche a Farigliano, come conferma il sindaco Mirco Spinardi: “La prevenzione fatta ha aiutato a limitare i danni. Ma negli occhi delle persone, soprattutto quelle che avevano vissuto il ’94, c’era l’incubo di rivivere di nuovo le stesse cose. Noi amministratori dalle prime luci dell’alba di ieri ad oggi abbiamo dormito pochissimo: ringrazio tutti i colleghi amministratori, i dipendenti comunali, la Protezione Civile, tutti i volontari, le forze dell’ordine e la Provincia. Abbiamo vissuto situazioni drammatiche, a volte anche determinate dalla stupidità della gente, che voleva passare e andare in punti pericolosi, mettendo a rischio non solo sé stesso, ma anche le persone che poi devono andarli a riprendere”.
Gabriele Destefanis
Foto dalla pagina Facebook “Buongiorno, CEVA”