“I sindacati provinciali non dicono la verità sullo sciopero del settore tessile” | Confindustria Cuneo commenta i dati di partecipazione allo sciopero

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“Innanzitutto, per quanto riguarda l’adesione allo sciopero a livello provinciale, dai dati raccolti attraverso un questionario diramato da Confindustria Cuneo alle aziende associate alla Sezione Tessile, abbigliamento, calzaturiero, emerge un valore medio del 36%, decisamente più contenuto rispetto a quello dichiarato dai sindacati.

 

Ciò detto, non è certo una novità il fatto che le imprese del settore tessile abbigliamento oggi devono affrontare quotidianamente un’agguerrita concorrenza proveniente anche dai Paesi emergenti e non riescono a sopportare ulteriori incrementi di costi.

 

Ciononostante, nell’ambito della trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro, le organizzazioni sindacali pretendono di ottenere un aumento delle retribuzioni a fronte di una dinamica inflattiva sostanzialmente invariata.

 

Per contro, l’associazione di categoria Sistema Moda Italia propone di legare l’andamento futuro delle retribuzioni all’inflazione, per tutelare al 100% il potere d’acquisto dei salari dei dipendenti, dando, inoltre, la propria disponibilità alla costituzione di un nuovo fondo settoriale per assicurare a tutti i lavoratori un’interessante copertura integrativa nel campo dell’assistenza sanitaria.

 

Infine, va precisato che non corrisponde a verità quanto affermato dalle organizzazioni sindacali provinciali, a proposito dello sciopero dello scorso 21 novembre, in merito a presunte trattative su modifiche normative. Il negoziato, infatti, non ha mai affrontato tali temi in quanto le divergenze tra Sistema Moda Italia ed i sindacati, che hanno portato allo sciopero, sono solo sulla parte economica”.