La Camera dei deputati ha approvato, ieri mattina, lunedì 28 novembre, in via definitiva, il Testo Unico della Vite e del Vino.
Il provvedimento, atteso da anni dagli imprenditori del settore raccoglie in un solo documento – e in alcuni casi modifica – le numerose norme riguardanti la coltivazione della vite e la produzione, l’imbottigliamento e la commercializzazione dei vini. Diminuendo la burocrazia e semplificando notevolmente l’attività degli operatori, costretti, fino ad ora, a rispettare un numero insostenibile di obblighi.
Il Testo, frutto del dialogo tra il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la Commissione Parlamentare e le organizzazioni di categoria del comparto, è costituito di 90 articoli, suddivisi in otto grandi capitoli: le “definizioni” del settore; la produzione viticola; la produzione dei mosti e dei vini; la produzione dei vini a denominazione di origine controllata; la produzione degli aceti; l’etichettatura; la commercializzazione; i controlli e le sanzioni.
Tra le novità più importanti per snellire gli adempimenti c’è l’istituzione, al dicastero delle Politiche Agricole, di una innovativa rete informatica di gestione dello Schedario vitivinicolo.
Inoltre, il nuovo impianto normativo garantisce la qualità e l’identità del vino italiano, riconoscendo anche il valore culturale, paesaggistico e ambientale dei territori nei quali viene prodotto. Un Testo che tiene in considerazione tanto le grandi quanto le piccole cantine, per ridurre carte inutili, ma, al contempo, assicurare i controlli indispensabili a garantire il mantenimento della qualità.
A seguire con molto impegno l’iter parlamentare delle nuove norme è stato il viceministro cuneese delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero.
“La necessità di semplificazione burocratica e amministrativa – afferma Olivero – è uno dei motivi per i quali è nato questo Governo e, di conseguenza, tutte le disposizioni di legge che vanno in questa direzione sono positive. Il Testo Unico può dare ulteriore slancio a un comparto che, con i suoi numeri consistenti, già traina il Made in Italy agroalimentare. Oggi non si vende un vino, ma l’emozione di un prodotto legato a ciò che evoca: quindi, la grandezza di un territorio”.
IL CONVEGNO A CASTAGNITO
Per presentarlo agli imprenditori del settore, giovedì 1º dicembre è in programma un convegno organizzato, a Castagnito, dalla Vignaioli Piemontesi e da Sevinovà.
Il viceministro Olivero: “Un provvedimento figlio anche delle nostre colline: ringrazio chi mi ha aiutato a capire le esigenze del comparto”.
Il vitivinicolo è uno dei settori fondamentali del sistema economico in provincia di Cuneo.
In particolare, per quanto riguarda l’export, il miliardo del fatturato piemontese è in gran parte riconducibile alle Langhe e al Roero.
Per presentare il Testo Unico agli imprenditori della “Granda”, la Vignaioli Piemontesi e la società di servizi Sevinovà organizzano per giovedì 1º dicembre, a partire dalle 16, nella sede della stessa Vignaioli, in via Alba, 15, a Castagnito, il convegno “La vitivinicoltura del futuro”.
Un momento molto importante di confronto, moderato dal giornalista Maurizio Gily, per comprendere i possibili sviluppi del comparto alla luce del provvedimento legislativo. Dopo i saluti di Giulio Porzio, presidente della Vignaioli, e di Felice Isnardi, sindaco di Castagnito, a Gianluigi Biestro, componente del Comitato Vitivinicolo Nazionale, è stata affidata l’introduzione dei lavori. Quindi, Oreste Gerini, direttore generale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, illustrerà nel dettaglio le nuove norme. Poi, i presenti potranno intervenire ponendo domande e chiedendo chiarimenti.
Infine, le conclusioni dell’incontro toccano al viceministro Olivero. “Il Testo Unico – sottolinea l’esponente del Governo – è anche figlio delle nostre colline: ringrazio i tanti imprenditori, singoli e associati, che mi hanno aiutato a capire le esigenze e le opportunità concrete per rispondere alle esigenze loro e di tutto il settore. Gente seria, che ha sempre chiesto meno burocrazia, ma controlli seri e puntuali”.
Per informazioni sul convegno: 0173 210311 – [email protected]; 0173 366807 – [email protected]