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Alluvione: chiesto lo stato di calamità | L’assessore Valmaggia traccia un primo bilancio sulla gestione dell’emergenza

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Chiesti lo stato di emergenza, la sospensione degli adempimenti fiscali per le aziende colpite e la possibilità per i Comuni di utilizzare gli avanzi di amministrazione necessari al ripristino dei danni.

Alluvione:la regione si è subito mossa. L’assessore alla Protezione Civile, Valmaggia: “Ringrazio gli amministratori dei Comuni e i tanti volontari che, attraverso la prevenzione e la presenza operativa durante l’emergenza, hanno contribuito ad aumentare la sicurezza dei cittadini”

 

Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e l’assessore alla Protezione Civile, Alberto Valmaggia, il 25 novembre avevano sollecitato al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza per le zone colpite dai fenomeni alluvionali della scorsa settimana.

Poi, ieri, hanno firmato una seconda istanza, indirizzata al Presidente del Consiglio Renzi e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Curcio, per la sospensione degli obblighi finanziari.

In particolare, viene chiesta la proroga delle scadenze fiscali di fine novembre per le aziende danneggiate dalle esondazioni, valutando anche la possibilità, per le stesse, di un’esenzione totale o parziale degli adempimenti.

Inoltre, si sottolinea l’opportunità che ai Comuni venga consentito di utilizzare le somme derivanti dagli avanzi di amministrazione per gli interventi di ripristino delle infrastrutture e delle opere a tutela dell’incolumità pubblica.

La risposta è attesa entro una decina di giorni.
L’assessore Valmaggia ha coordinato, con il sistema regionale della Protezione Civile e l’Arpa, le azioni operative per contenere i danni provocati dal maltempo. Poi, ha visitato i luoghi maggiormente devastati.

“La drammatica due giorni di pioggia – dice – ha prodotto allagamenti e frane in particolare nell’Alta Val Tanaro, nel Saluzzese e nel Pinerolese. In pianura, con le esondazioni del Po, del Tanaro e del Bormida, ha originato allagamenti e danni al comparto agricolo. Da una prima valutazione, i danni materiali risultano ingenti e per questo motivo, la Regione ha chiesto lo stato di calamità”.
La differenza nei confronti della tragica alluvione del 1994??
“Pur cadendo una quantità di pioggia maggiore, rispetto a ventidue anni fa la situazione è cambiata in meglio. Innanzitutto, ha funzionato il sistema di allertamento delle popolazioni.

Poi, ha aiutato a contenere le esondazioni e il rischio per i cittadini il tanto lavoro effettuato negli ultimi anni sul fronte della prevenzione, con la pulizia dei fiumi e il rafforzamento delle loro sponde.

Per questo ringrazio i sindaci, gli amministratori e i tecnici dei Comuni, i molti volontari della Protezione Civile per le operazioni effettuate lungo i corsi d’acqua: interventi efficaci che hanno contribuito e contribuiscono ad aumentare la sicurezza delle persone e a limitare i danni.

Tutto il sistema della Protezione Civile piemontese ha risposto bene e in modo coordinato durante l’intera emergenza. Agli operatori va un grazie sentito. Prosegue ora il computo dei danni per il ritorno, nel più breve tempo possibile, a una situazione di normalità in tutte le aree colpite”.

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