“Monviso in Movimento è un punto di riferimento politico per il territorio” | Molti i temi affrontati nell’incontro tenutosi a Tarantasca

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L’Associazione Monviso in Movimento è sempre di più presente tra le persone, organizzando varie attività formative e informative, come il corso sulla politica riservato agli under 35, e offrendo agli amministratori pubblici e ai cittadini della “Granda” un riferimento civico e moderato di centrosinistra per quanti hanno difficoltà a riconoscersi nei partiti tradizionali.

Avendo chiari nella strada da percorrere alcuni valori fondamentali (etica, democrazia e rapporti costanti con il territorio) e potendo contare sulla collaborazione di alcuni esponenti politici di “spessore” ai tre livelli istituzionali: il senatore e viceministro, Andrea Olivero, l’assessore regionale, Alberto Valmaggia, il presidente e la consigliera della Provincia, Federico Borgna e Milva Rinaudo. Questo era lo spirito con il quale l’Associazione aveva preso le mosse nell’ottobre 2014 e questo è il traguardo raggiunto dopo oltre due anni di lavoro. A confermarlo è stato il partecipato incontro (un centinaio di presenti) messo in campo, lunedì 12 dicembre, nella struttura polivalente del Comune di Tarantasca, grazie all’impegno di Luca Gosso e di Andrea Fissore.
Dopo i saluti della sindaca di Tarantasca, Bruna Giordano, e dell’ex assessore regionale, Giancarlo Laratore, a cui si deve l’avvìo alcuni anni fa dell’iniziativa politica prenatalizia, poi “ceduta”, con molta disponibilità, a Monviso in Movimento, il vice sindaco di Saluzzo, Franco Demaria, rappresentante di un paio di liste civiche al governo della cittadina con una coalizione di centrosinistra, ha manifestato la volontà di avvicinarsi all’Associazione e al suo cammino politico. Mario Giaccone, consigliere regionale eletto in provincia di Torino nella lista Chiamparino per il Piemonte, come lo è stato Valmaggia nella “Granda”, e poi fondatore di Piemonte Attivo con gli stessi principi di Monviso, ha spiegato la necessità di un percorso federativo tra le tante liste civiche subalpine, e non solo, che hanno come riferimento il centrosinistra.

 

La serata è poi entrata nel vivo con il bilancio dell’attività svolta nei due anni passati da Olivero, Valmaggia, Borgna e Rinaudo. “Per la Provincia – ha detto il presidente Borgna – dopo la Legge Delrio di riordino degli Enti locali approvata nel 2014, è stato un periodo intenso di lavoro. Abbiamo dovuto fare i conti con i tagli dello Stato, la riorganizzazione dell’Ente e il dimezzamento del personale. Siamo però riusciti a raggiungere il pareggio di bilancio. Un compito importante che ci aspetta è il coordinamento del territorio per elaborare una progettazione strategica e condivisa”.
Milva Rinaudo ha illustrato le azioni svolte: in modo particolare quelle riguardanti le sue deleghe a Cultura, Istruzione, Edilizia Scolastica e Valorizzazione del Territorio. “Nonostante le enormi difficoltà incontrate – ha affermato – sono stati raggiunti dei traguardi importanti”.
Quindi, la palla è passata all’assessore regionale Valmaggia. “Come Giunta – ha spiegato – abbiamo ereditato una situazione di grande sfiducia nei confronti della classe politica, con un bilancio disastroso e il commissariamento della Sanità. Dopo due anni e mezzo, mettendoci molto impegno, siamo riusciti a riportare il tutto su un binario di quasi normalità e, comunque, pur continuando a tenere strette le redini del controllo, le prospettive future sono più tranquille”.

 

A Valmaggia, il presidente Chiamparino ha affidato un pacchetto di sostanziose e impegnative deleghe: Ambiente; Sviluppo della Montagna; Urbanistica; Programmazione Territoriale e Paesaggistica; Foreste, Parchi e Protezione Civile. “Dal 2014 – ha affermato l’assessore – è stata ripresa la programmazione nei vari settori, con l’approvazione di Piani, come quello dei rifiuti, fermi da parecchi anni. Il provvedimento che mi ha dato le maggiori soddisfazioni è la Legge sull’Associazionismo Fondiario, grazie alla quale si può mantenere la presenza delle persone in montagna aiutando lo sviluppo delle terre alte”.
Olivero è diventato viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nel febbraio 2014. “Abbiamo lavorato – ha detto – per riuscire a raggiungere tre importanti traguardi: garantire il reddito agli imprenditori del settore; puntare sulla qualità delle produzioni e assicurare la loro tracciabilità. Vista da Roma la nostra provincia, se si riesce a operare in una logica di sistema e attraverso i percorsi di filiera, ha grandi potenzialità per crescere in modo ulteriore”.

 

La parte conclusiva dell’incontro ha spostato l’interesse dei presenti sulla delicata situazione politica a livello nazionale, dopo le dimissioni del premier Renzi. Durante la serata è giunta la notizia che Paolo Gentiloni aveva pronta la lista dei ministri del nuovo Governo. “Si tratta di un esecutivo politico – ha dichiarato Olivero – che dovrà occuparsi di alcune importanti obiettivi, senza, necessariamente, avere dei tempi stabiliti per farlo. Personalmente non so se entrerò ancora come viceministro: lo deciderò nelle prossime ore. Mi piacerebbe portare a termine alcuni progetti già iniziati, ma non nascondo il desiderio di dedicarmi maggiormente al territorio cuneese”.
Infine, ha precisato che lo stato di emergenza per le zone colpite dal recente maltempo dovrebbe essere dichiarato entro una settimana.

 

Il finale è stato di Borgna il quale, ricandidatosi sindaco alla guida del Comune di Cuneo nel 2017, è stato stuzzicato su una delle questioni che, negli ultimi tempi, ha tenuto più banco in città: l’unità del centrosinistra. “Sono fiducioso – ha risposto – di poterlo ricompattare”.
La serata si è conclusa con gli auguri di Natale, nella consapevolezza di avere davanti un nuovo anno ricco di impegni e di rilevanti sfide.