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Al Teatro Toselli per la stagione di prosa: Cechov, «Ivanov» | Versione fortemente caratterizzata dalla personalità del regista e protagonista Filippo Dini

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Il nuovo appuntamento della stagione di prosa, martedì 20 (appena settimana giusta dopo il precedente, su De Andrè e don Gallo), al Teatro Toselli di Cuneo, in giornata di intenso maltempo, ma sempre con buon pubblico (un po’ inferiore al solito, date le condizioni climatiche e, forse, l’impegno che richiedeva il momento), è stato con un «classico», «Ivanov» di Anton Cechov (dramma, opera prima dell’autore, di gelosia, rapporti umani e sociali, vicende economiche con il loro peso nelle esistenze dei protagonisti, già, da subito dura condanna), traduzione, premiatissima in questa stagione, di Danilo Macrì, con Filippo Dini (anche regista), Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Antonio Zavatteri, Orietta Notari, Valeria Angelozzi, Ivan Zerbinati, Ilaria Falini, Fulvio Pepe, per la Fondazione Teratro Due del Teatro Stabile di Genova.

Lo spettacolo, di quasi tre ore, in due atti, è stato di grande intensità, molto personalizzato, reso attuale, pur nel rispetto filologico dell’autore ottocentesco russo. Ne son stati accentuati i caratteri grotteschi, l’aspetto umano e vitalistico dell’autore, la tragicità della sconfitta, l’impossibilità di dialogo umano e sociale, in scene di interni molto caratterizzati…

Gli individui vengono mostrati con tutti i loro difetti, che la società, coi suoi compromessi, le sue ipocrisie, riesce solo a peggiorare…
Il 13 gennaio toccherà al don Giovanni di Mozart, in un progetto di Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo (con anche interpreti Maria Pacelli, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Rosa Maria Ricci). Si tratta di co-produzione, molto «Made in Toscana», de «I sacchi di sabbia, Compagnia Sandro Lombardi», con il «Teatro Sant’Andrea di Pisa», «Teatro del Giglio» di Lucca, «La Città del Teatro», «Armunia Festival Costa degli Etruschi».
In sostituzione dell’annullato spettacolo del 2 marzo, su «Modigliani», di Angelo Longoni, è annunciato «Radiogiallo», curioso esperimento con «radiocuffie», di Carlo Lucarelli per la regia di Sergio Ferrentino, musiche Gianluigi Carlone, ambientazione E.I.A.R. (antenata della RAI) anni Quaranta, per venerdì 17 marzo.
Prenotazioni sono all’Ufficio Spettacoli, in Palazzo Samone terzo piano, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 17 il giorno della rappresentazioni (informazioni allo 0171.444812 o 0171.444818).

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